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Tariffe rifiuti
04.04.2025 - 17:30
Utenze rifiuti Etra
Con l’arrivo delle nuove bollette per il servizio di gestione dei rifiuti, non sono mancate le polemiche e le preoccupazioni da parte di cittadini e imprese. A fare chiarezza sulla questione è intervenuto il Consiglio di Bacino Brenta per i rifiuti insieme alla multiutility ETRA, durante una conferenza stampa in cui sono stati illustrati i meccanismi di definizione delle tariffe, le motivazioni degli adeguamenti e le prospettive future legate agli investimenti nel settore.
Come spiegato dalla presidente del Consiglio di Bacino Brenta per i rifiuti, Antonella Argenti, la determinazione delle tariffe non è frutto di scelte arbitrarie o politiche, ma risponde a un iter complesso e condiviso tra enti locali e autorità nazionali. «Non si tratta di una decisione discrezionale – ha precisato – ma di un processo regolato da norme e controllato da ARERA, l’Autorità nazionale di regolazione, che approva i piani economico-finanziari».
Mentre la Regione Veneto si occupa della pianificazione e approvazione degli impianti, il compito di definire le tariffe spetta ai Consigli di Bacino, sulla base delle metodologie imposte da ARERA. In Veneto, quindi, sono gli organi composti dai sindaci dei Comuni a validare le tariffe, in base a un quadro normativo rigoroso.
Per le utenze domestiche, l’adeguamento riguarda gli anni 2024 e 2025. La novità? Il conguaglio del 2024 non è stato fatturato l’anno scorso, ma viene ora incluso nelle bollette 2025, assieme all’acconto per l’anno in corso. Una scelta che ha generato un impatto visivo significativo sulle cifre delle fatture, ma che è stata accompagnata da misure a sostegno dell’utenza: ETRA ha esteso i termini di pagamento della seconda rata da 90 a 120 giorni e ha introdotto la possibilità di pagare in tre rate. Le richieste possono essere inviate via email o attraverso il numero verde dedicato.
Il presidente del Consiglio di Bacino, Frasson, ha voluto chiarire che la nuova Tariffa Unica per le utenze non domestiche, introdotta nel 2024, non comporta aumenti indiscriminati, ma piuttosto una redistribuzione più equa secondo il principio PAYT – “paga per quanto butti”. Si tratta di un approccio volto a responsabilizzare l’utenza e migliorare la coerenza tra tariffa e servizio ricevuto.
Uno dei messaggi chiave emersi durante l’incontro è che le tariffe non servono solo a coprire i costi del servizio, ma finanziano direttamente gli investimenti per migliorare la qualità e l’efficienza. «Nel 2023 abbiamo investito 113 euro per abitante – ha spiegato Argenti – saliti a 122 nel 2024 e che raggiungeranno i 151 euro nel 2025». Tra le opere previste, nuovi centri di raccolta, piazzole aperte h24, mezzi alimentati a biometano e ammodernamenti impiantistici.
Dal 2020, il Servizio Ambientale Integrato è sotto il controllo diretto di ARERA, che garantisce la qualità del servizio attraverso regole stringenti e limiti agli aumenti tariffari. Le variazioni sono ammesse solo se giustificate e contenute, con l’obiettivo di mantenere l’equilibrio economico-finanziario, necessario a rimborsare gli investimenti già realizzati.
Frasson ha infine ribadito l’importanza del lavoro congiunto tra Bacino, ETRA e amministratori locali. «Ogni decisione è frutto di un confronto continuo e spesso complesso. Ma l’obiettivo è chiaro: migliorare il servizio, contenere i costi e costruire un sistema sostenibile per tutti». La sfida è quindi quella di tenere insieme il contenimento degli aumenti con una visione strategica di lungo periodo, che permetta di offrire un servizio moderno, efficiente e all’altezza delle esigenze del territorio.
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