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07.04.2025 - 08:44
Il Veneto si conferma ancora una volta come la regione simbolo della viticoltura in Italia, grazie alla sua impressionante produzione di vino. Con ben 10,7 milioni di ettolitri, pari al 22,3% della produzione nazionale, il Veneto si piazza al vertice del settore vinicolo, superando tutte le altre regioni italiane.
Secondo un focus di Confcooperative e Censis presentato in occasione del Vinitaly 2025 a Verona, l’Italia vanta una superficie vitata complessiva di 693mila ettari, un'area che sarebbe sufficiente a coprire una volta e mezzo l'intera superficie del Molise. Tra le regioni più influenti, la Sicilia occupa il primo posto per estensione, con i suoi 118mila ettari, ma il Veneto spicca per la quantità di vino prodotto. Treviso, in particolare, è la provincia veneta con il maggior numero di ettolitri prodotti, consolidando la sua leadership nella regione.
L’espansione della superficie vitata è evidente: tra il 2019 e il 2024, l’Italia ha visto un incremento del 3,4% della superficie vitata, e il Veneto non è da meno. Anche se la Sicilia resta al primo posto per estensione dei vigneti, con una differenza di circa 24mila ettari rispetto al Veneto, quest’ultimo continua a crescere e a consolidarsi come la regione con la maggiore produzione.
Il Veneto è anche protagonista quando si tratta di varietà di terreno: il 55,5% delle sue coltivazioni si trovano in collina, mentre la pianura copre il 39,2% e la montagna il restante 5,3%. Questo mix di altitudini contribuisce alla varietà e qualità dei vini veneti, che spaziano da freschi bianchi a corposi rossi.
Se guardiamo a livello nazionale, la Puglia segue il Veneto con 93mila ettari di vigneti, ma è il Friuli-Venezia Giulia a primeggiare per la densità di vigneti sul totale agricolo. In Friuli, infatti, il 10,4% della superficie agricola è coltivato a uva da vino, un dato ben superiore alla media nazionale di 4,2%.
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