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Sanità
07.04.2025 - 14:20
Assessore regionale alla Sanità, Manuela Lanzarin
Un passo importante verso l’umanizzazione delle cure pediatriche è stato compiuto oggi all’Ospedale Cà Foncello di Treviso, dove è stata inaugurata la prima “sala giochi” interattiva del Veneto, pensata per i piccoli pazienti in attesa di visite e trattamenti. La sala, situata nel reparto di Chirurgia Funzionale dell’Orecchio, è stata ufficialmente aperta dall’Assessore regionale alla Sanità, Manuela Lanzarin, e si prefigge di rendere l’esperienza ospedaliera meno stressante per i bambini, offrendo uno spazio ludico dove possono dimenticare l’ansia e giocare in totale serenità.
La sala giochi è dotata di tablet a muro con giochi interattivi ed educativi, insieme a giochi in legno didattici, pensati per stimolare la creatività e l’apprendimento. In aggiunta, il progetto si arricchisce dell’iniziativa “Un disegno per comunicare”, che invita i bambini a disegnare durante ogni visita. Questi disegni verranno poi riproposti nelle visite successive, creando un elemento di continuità e rassicurazione, che contribuisce ad alleviare la tensione.
L'inaugurazione è stata accompagnata dalla presenza di numerose autorità, tra cui il Direttore Generale dell’Ulss 2 Marca Trevigiana, Francesco Benazzi, la Presidente della Commissione Sanità del Consiglio Regionale, Sonia Brecacin, e il Primario del reparto, Daniele Frezza. Insieme a loro, sono intervenuti anche i rappresentanti della Fondazione Marchitelli del Distretto Lions 108T A3, che ha finanziato il progetto con un contributo di 11.000 euro.
“Questo è un altro esempio di eccellenza della nostra sanità – ha dichiarato l'Assessore Lanzarin – dove l'umanizzazione dei trattamenti si unisce alle alte competenze mediche, alle tecnologie avanzate e a una costante attenzione al benessere psicologico dei bambini e delle loro famiglie. Il coinvolgimento del terzo settore, come quello della Fondazione Lions, è fondamentale per garantire iniziative di questo tipo”. Lanzarin ha poi sottolineato come la sala giochi rappresenti una “start-up di successo” che, vista la richiesta di altri ospedali, potrebbe essere replicata in altre strutture della regione.
Questo progetto si aggiunge all’esperienza già avviata di pet therapy in pediatria, un altro importante passo per migliorare l’esperienza dei pazienti più giovani. Con questa novità, il Cà Foncello di Treviso si conferma come un punto di riferimento nell’innovazione sanitaria, dove il benessere del paziente viene messo al centro, non solo sotto il profilo medico, ma anche sotto quello psicologico e umano.
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