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Salute e comunità

“Demenze… non solo Alzheimer”, cinquanta ospiti all’Umberto I

Montebelluna: uno spazio di dialogo, ascolto e informazione per i familiari di persone affette da demenza

Foto dell'evento

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Grande partecipazione ieri pomeriggio al Centro di servizi Umberto I di Montebelluna per l’incontro conclusivo della tredicesima edizione della rassegna “Ritroviamoci al caffè – Demenze… non solo Alzheimer”. Circa cinquanta persone hanno preso parte all’evento dal titolo “La mia nuova casa?”, dedicato all’approfondimento degli aspetti legati alla gestione dell’ambiente di vita di chi convive con una forma di demenza.

Organizzata dal settore Servizi Sociali del Comune di Montebelluna, in collaborazione con l’Umberto I, l’Ulss 2 Marca Trevigiana e le associazioni di volontariato “Amici di casa Roncato” e “Alzheimer Riese Pio X”, la rassegna si propone come uno spazio informativo e di condivisione per i familiari e caregiver. Un’occasione per ricevere supporto e strumenti utili alla cura quotidiana, in un clima di ascolto e confronto, con il coinvolgimento di personale specializzato.

Come da tradizione, anche questa edizione ha proposto un ciclo di incontri itineranti sul territorio, con due tappe presso la Biblioteca Comunale e un’altra all’Istituto Einaudi Scarpa. L’ingresso a tutti gli eventi era libero e gratuito.

«Lo scopo del progetto è raccontare e offrire strumenti concreti per affrontare i tanti aspetti della vita accanto a chi vive con la demenza – ha dichiarato Vincenzo Casa, presidente dell’Umberto I –. Questi incontri diventano uno spazio aperto dove le persone possono portare esperienze personali e porre domande agli esperti. Un dialogo autentico, incentrato sul benessere di chi convive con la malattia e della sua famiglia».

La Casa di Ricovero Umberto I è un punto di riferimento storico per la comunità montebellunese: fondata nel 1907 grazie a una sottoscrizione popolare, nasceva con l’obiettivo di accogliere e curare gratuitamente i poveri dell’epoca. Oggi ospita 112 residenti non autosufficienti, distribuiti in quattro nuclei, di cui uno protetto da 22 posti.

Negli ultimi anni, la struttura ha ampliato la propria offerta con servizi innovativi come il Cohousing - Villaggio Protetto, composto da 17 minialloggi a schiera per un totale di 34 coabitanti, e il Centro Diurno Agorà, recentemente rinnovato, capace di accogliere fino a 20 anziani con demenza, Alzheimer o disturbi del comportamento.

Un’evoluzione che testimonia la volontà di mettere sempre più al centro la persona, le relazioni e la qualità della vita, anche nei contesti più fragili.

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