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Polemica autovelox
09.04.2025 - 18:35
Foto di repertorio
Una nuova condanna per la Polizia locale dell'Unione Comuni della Marca Occidentale e per il comune di Riese Pio X arriva dal giudice di pace di Treviso, che ha accolto un ricorso presentato dall'associazione Altvelox. Il caso, che riguarda un'automobilista multato da un autovelox fisso già noto per le sue controversie legali, ha visto l'annullamento del verbale e il risarcimento delle spese sostenute dall'automobilista.
Questa è la seconda volta in due giorni che il comune di Riese Pio X viene condannato a risarcire un automobilista che ha fatto ricorso contro una sanzione. Il giudice ha stabilito che l'automobilista, che non aveva comunicato i dati del conducente in attesa dell'esito del ricorso al prefetto, non poteva essere sanzionato per la mancata comunicazione dopo i 60 giorni previsti dalla legge. Nonostante le comunicazioni inviate dalla difesa, la Polizia locale aveva comunque proceduto a emettere una seconda sanzione, aggravata dalla mancata comunicazione dei dati, obbligando l'automobilista a fare un nuovo ricorso.
La Corte costituzionale e la Cassazione, in casi simili, hanno chiarito che, finché il procedimento della prima sanzione non è concluso, non può essere emessa una seconda multa per lo stesso motivo. Questo principio, confermato ancora una volta dal giudice di pace, ha portato alla decisione di annullare la sanzione e risarcire l'automobilista con 100 euro per le spese legali sostenute.
L'associazione Altvelox continua così la sua battaglia legale contro l'uso controverso degli autovelox e le pratiche delle amministrazioni locali che, secondo l'associazione, non sempre rispettano le normative previste per la gestione delle sanzioni stradali.
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