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Hockey Inline
10.04.2025 - 22:18
Hodge segna il suo primo gol, portando Vicenza sul 3-2. Credits: Vito De Romeo
Al palasport di viale Ferrarin, i Control vincono la sfida casalinga con gli Asiago Vipers e strappano il pass per la serie finale contro l'HC Milano. Serviva una partita perfetta ai Vipers per estendere la serie a gara 4 e gli altopianesi ci sono arrivati pericolosamente vicini, mettendo paura agli avversari in numerose occasioni. Ma alla fine, il talento e l'esperienza dei vicentini hanno piegato un avversario davvero ostico e che torna a casa a testa alta.
Nel palazzetto vicentino c'era l'atmosfera delle grandi occasioni, quel nervosismo elettrico che può tirare fuori il meglio e il peggio dagli atleti. Ed è stato innegabilmente il meglio ad emergere, perché sia Asiago che Vicenza hanno regalato uno spettacolo mozzafiato alle migliaia di spettatori che hanno riempito gli spalti. Tifoseria Asiago da un lato e Vicentini dall'altro delle gradinate, mentre in mezzo c'era una miriade di volti illustri del mondo dell'hockey inline italiano. Figure iconiche delle società locali, come Mauro Pierobon (presidente del Cittadella Hockey), ma anche della federazione, tra cui Andrea Fonzari, capo designatore del settore arbitrale e chairman per l'hockey inline del World Skate, la federazione internazionale degli sport su rotelle.
Entrambe le squadre scendono in campo con tanta voglia di vincere e una sana dose di cattiveria agonistica, mentre Tobia Vendrame (in foto con la maglia grigia), fuoriclasse trevigiano del Vicenza che si è infortunato in gara 1, sostiene la squadra dalla panchina. Pronti, via e l'arbitro scodella il primo disco della partita, con Asiago che vince il primo di una lunga serie di ingaggi, suscitando qualche lamentela tra i tifosi di casa, che si sarebbero aspettati di meglio dai Control sotto questo aspetto. Ma i padroni di casa iniziano subito a pressare e costringono i Vipers all'errore: dopo appena 40 secondi, Delfino intercetta una ripartenza dell'Asiago e Lorenzo Campulla lo sgambetta nel tentativo di fermare l'azione vicentina.
Ed è proprio Delfino che, su assist di Sebek, sfrutta la superiorità numerica e segna il primo gol. Il campione della Nazionale attende in cerca di spazio sulla linea di centro campo e appena lo trova, con Belcastro a marcare Sebek e Francesco Campulla troppo basso sotto porta, fa due veloci pattinate, carica il tiro e insacca tra la traversa e il guantone di Stevan. Per il Vicenza è un momento positivo e le occasioni non mancano, con il portiere asiaghese che si supera prima su Berger e poi, col guantone, su Pace.
Forse rinvigoriti dalla prestazione di Stevan, gli ospiti iniziano a macinare gioco ed è Frigo, il portiere del Vicenza, che è costretto a un intervento provvidenziale al quarto minuto. Dopo un paio di azioni per parte, i Vipers segnano il gol del pareggio, con Francesco Campulla che sfrutta la confusione sotto la porta di Frigo per far partire un tiro forte e teso sotto lo scudo (il guanto con cui il portiere di hockey tiene il bastone). Il momento positivo degli ospiti è evidente e Asiago incalza, ottenendo un paio di buone occasioni. Da segnalare la prestazione di Francesco e Lorenzo Campulla: dopo alcuni errori a inizio partita, i due fratelli padovani sono stati protagonisti di una partita superba per Asiago, così come i due fratelli Frigo, uno capitano e l'altro portiere, per i Control.
I Control sono costretti a puntare sulla fisicità, con un paio di interventi decisi che il pubblico in trasferta, così come la panchina dell'Asiago, non gradisce affatto, ma la coppia arbitrale composta da Slaviero e Grandini non si lascia influenzare e fa proseguire il gioco. Dopo l'ennesima occasione dell'Asiago, un palo e fuori di Spiller, Vicenza prova con successo ad abbassare i ritmi intorno alla metà del primo tempo. La scelta si rivela vincente, perché dopo due minuti la squadra di casa si riporta in vantaggio con Sebek, che segna un gol che è la copia carbone del gol avversario.
Asiago inizia a innervosirsi e ci sono un po' di scintille tra Sebek e Corà nei pressi della porta asiaghese al minuto 13.00. Visto il clima da playoff, la coppia arbitrale lascia saggiamente correre senza sanzioni.
Ora è il Vicenza ad avere un momento positivo, ma uno Stevan in serata di grazia blinda la porta con tre parate una più bella e difficile dell'altra. A un minuto dalla fine, Pace e Delfino scappano in contropiede, ma se Stevan non ci arriva, ci pensa il palo. Un forte rumore metallico e il disco si impenna, andando a fermarsi sulla rete alle spalle del portiere asiaghese. Vicenza chiude in attacco, ma gli ospiti riescono a respingere gli assalti fino all'intervallo.
Il secondo tempo inizia a tinte arancionere, con Asiago che guadagna tre occasioni da gol in meno di due minuti e finalmente, sullo scadere del terzo minuto della ripresa, Spiller e Lorenzo Campulla guadagnano un contropiede e freddano Frigo con una sassata che si insacca tra il guantone e la traversa. Tutto da rifare per Vicenza, che adesso sembra davvero soffrire. Hodge prova a rispondere servendo Berger, ma il tiro dell'americano si infrange sulla traversa.
Al quinto minuto della ripresa, Lorenzo Campulla viene servito in contropiede e sembra essere tutto solo davanti alla porta ma viene abbattuto dal capitano vicentino, Nicola Frigo, che non va per il sottile e interviene col bastone. La panchina dell'Asiago esplode e anche i giocatori in campo vorrebbero il fallo, ma l'intervento, sebbene duro, è giudicato regolare e Delfino, con grande cinismo, recupera il disco e trova Berger dall'altra parte del campo. L'americano scarta Stevan e riporta i Control in vantaggio, tra l'incredulità di dirigenti e allenatori arancioneri. Alla fine, il gol viene annullato perché Campulla, cadendo, ha spostato la porta del Vicenza, quindi il gioco andava interrotto prima del contropiede vicentino.
Asiago reagisce con rabbia e cuore, ma Vicenza regge con una bella parata di Frigo col gambale. Anche Stevan risponde bene, di guantone, a Dal Ben, poi Frigo ritorna protagonista con tre parate consecutive verso la metà della frazione di gioco. A nove minuti dalla fine, un momento di paura per tutto il palazzetto, quando il portiere ospite prende un disco sul collo, ma fortunatamente riesce a restare in campo. Poco dopo, servito da Sebek, Hodge riporta i Control in vantaggio, ma subito dopo il gol travolge un giocatore avversario regalando una scena un po' insolita ai tifosi: un ingaggio a centro campo subito dopo l'assegnazione di una penalità.
Il gioco riprende in 4 contro 3 ma dopo un minuto Delfino recupera e copre bene il disco, ricevendo una bastonata sul polso da Rodeghiero, e Slaviero non ha dubbi sulla chiamata: si giocherà in 3 contro 3 per un minuto, poi powerplay Vicenza. Ed è proprio in inferiorità numerica che gli ospiti vanno vicinissimi al vantaggio, ma Frigo e la porta del Vicenza vengono travolti e il gioco si interrompe.
A cinque minuti dalla fine il clima si infiamma nuovamente: Frigo para, l'arbitro fischia e il portiere vicentino si disinteressa subito dell'azione, ma proprio in quel momento arriva l'asiaghese Dal Sasso e insacca, in modo irregolare, a gioco fermo. Dal Ben non gradisce e gli tira uno spintone davanti all'arbitro. I due si chiariscono nella lingua preferita dagli hockeysti e vengono immediatamente accompagnati in panca puniti. Trattandosi di una penalità contemporanea, il gioco riprende in 4 contro 4.
A quattro minuti dalla fine il Vicenza pone fine alle speranze dei Vipers con una bellissima azione tutta a stelle e strisce di Hodge e Berger: il primo Americano va per la porta in contropiede, frena di fronte al portiere e serve Berger che arriva alto. Il compagno, anziché tirare, serve nuovamente il connazionale che nel frattempo si era allargato e Hodge segna a porta vuota.
Come di consueto nel mondo dell'hockey, l'Asiago prova il tutto per tutto togliendo il portiere a due minuti dalla fine, cercando di sfruttare il quinto uomo di movimento per recuperare lo svantaggio. L'assalto finale dei Vipers viene però respinto (il pubblico si infiamma su un bel blocco di Dal Ben col ginocchio) e, a trenta secondi dalla fine, Delfino recupera il possesso e si prepara ad accompagnare il disco nella porta vuota, ma il bastone di Lorenzo Campulla, prima, e il palo poi gli dicono di no. Alla fine arriva Hodge e mette lui la parola fine all'incontro, segnando il gol che al compagno la sorte ha negato.
Stevan ritorna in porta per gli ultimi trenta secondi, ma la partita è ormai finita. Al fischio finale la panchina biancorossa esplode e tutti corrono in campo a festeggiare una vittoria molto più sofferta di quanto il risultato finale lasci intendere.
I Vipers escono sconfitti ed eliminati dalla serie, ma non per questo a testa bassa. Se nelle prime due partite i Control hanno dominato, gara 3 si è giocata perfettamente alla pari per oltre 30 minuti, con Asiago che ha dato del filo a torcere a quella che prima era considerata, ma adesso lo è ufficialmente, una delle due squadre più forti d'Italia.
Al termine dell'incontro, Corey Hodge è stato nominato MVP per le tre reti segnate: "È stata una grande vittoria di squadra - ha commentato entusiasta l'americano - Tutti hanno dato il massimo, con l'assenza di Tobia. L'Asiago è una squadra forte, con tanti giovani di grande talento. Abbiamo dimostrato cuore. Ora è il momento di riposare e concentrarci sulla fase finale del campionato."
E di concentrazione ne avranno davvero bisogno, perché il Milano è una vera e propria corazzata formata da campioni di calibro nazionale e internazionale e, per un solo punto (strappato ai Control proprio dall'Asiago alla penultima di campionato), avranno il vantaggio campo nella serie.
Le partite della serie finale, che saranno sempre al meglio delle 5, potrebbero essere anticipate di una settimana poiché entrambe le semifinali si sono concluse in 3 partite, ma non è ancora arrivata una comunicazione ufficiale da parte della federazione.
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