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Enologia
11.04.2025 - 13:34
Foto di repertorio
Il Veneto si conferma una delle regioni italiane più all’avanguardia nella produzione di vini da vitigni resistenti alle malattie fungine, i cosiddetti "Piwi". Tuttavia, nonostante il notevole successo in termini di superficie coltivata e produzione, il settore deve ancora affrontare sfide significative, soprattutto per quanto riguarda la commercializzazione e la conoscenza del prodotto tra i consumatori.
A rivelarlo è il progetto di ricerca "Imvibior", condotto da Dimensione Agricoltura in collaborazione con il Dipartimento Tesaf dell'Università di Padova, lo studio tecnico Agridinamica e la cantina Ca’ da Roman di Romano d’Ezzelino (Vicenza). Lo studio ha anche beneficiato del contributo dell’associazione Piwi Veneto, che ha fornito dati chiave per analizzare lo stato attuale della produzione e la distribuzione dei vini Piwi a livello nazionale.
Il Veneto guida la classifica nazionale con 630 ettari coltivati a vitigni resistenti, corrispondenti al 38% del totale nazionale, e vanta 94 produttori e 173 etichette in commercio. Seguono a distanza l’Alto Adige (53 produttori e 119 vini), il Trentino (37 produttori e 61 etichette), la Lombardia (34 produttori e 49 vini) e il Friuli Venezia Giulia (21 produttori e 41 etichette).
Un dato che sottolinea l'importanza crescente di questi vitigni, che rappresentano un'opportunità per ridurre l'uso di pesticidi, grazie alla loro naturale resistenza alle malattie fungine. Infatti, il 96% dei produttori intervistati ha affermato che coltiverebbe nuovamente vitigni resistenti, e il 76% ha dichiarato di voler incrementare le coltivazioni.
Nonostante i vantaggi agronomici, la commercializzazione dei vini Piwi resta una sfida. Il 48% dei produttori ha segnalato difficoltà nel vendere i propri prodotti, soprattutto nei canali diretti (come i punti vendita diretti) e nell'ambito del Ho.Re.Ca. (settore della ristorazione e hotel). Questo è un ostacolo per l’espansione del mercato, poiché molti produttori non si rivolgono direttamente alla GDO (grande distribuzione organizzata) o a intermediari, preferendo una distribuzione più limitata.
Inoltre, il 92% dei produttori è convinto che una comunicazione efficace sui benefici dei vini Piwi sia fondamentale per il loro successo commerciale. Tuttavia, solo il 20% dei consumatori risulta essere a conoscenza di questi vini. La consapevolezza del prodotto tra il pubblico generale è ancora bassa, e questo rappresenta una barriera significativa per aumentare le vendite.
Dalla ricerca emerge che, tra i consumatori che già acquistano questi vini, il 35% si affida principalmente al consiglio del venditore di fiducia, un altro 35% è motivato dal gradimento dei vini dopo averli assaggiati, mentre il 34% è attratto dal minor impatto ambientale che caratterizza la coltivazione dei vitigni resistenti.
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