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12.04.2025 - 16:03
È partita una nuova offensiva nel mondo del cybercrimine e stavolta il bersaglio è uno degli strumenti più diffusi tra i cittadini italiani: lo SPID, il Sistema Pubblico di Identità Digitale. A dare l’allarme è Adiconsum Venezia, che segnala un’impennata di segnalazioni da parte di utenti vittime di truffe digitali sempre più raffinate.
Il modus operandi è subdolo quanto efficace: un sms apparentemente inviato dall’INPS invita il destinatario a cliccare su un link per aggiornare i propri dati. Il sito al quale si accede è una copia fedele di quello ufficiale, ma è una trappola studiata nei minimi dettagli per carpire informazioni personali: dati anagrafici, coordinate bancarie, documenti e persino selfie.
Il vero obiettivo dei truffatori non è solo rubare lo SPID, ma accedere ai conti correnti, ai bonus sociali e a ogni servizio che richiede l’identità digitale per entrare.
“Non servono hacker geniali per colpire – spiega Jacqueline Temporin Gruer, presidente di Adiconsum Venezia – ma solo la capacità di manipolare le emozioni delle persone. I truffatori puntano sull’ansia e sull’urgenza per farci cadere nella trappola.”
Mai fornire informazioni personali via sms, email o telefonate sospette. Nessun ente ufficiale, nemmeno l’INPS o la banca, vi chiederà credenziali o documenti in questo modo.
Non cliccare su link sospetti. Verificare sempre l’indirizzo web e accedere solo tramite canali ufficiali.
Attivare sistemi di sicurezza aggiuntivi sui propri dispositivi e account.
Diffidare da messaggi allarmanti, come “Avviso urgente” o “Il tuo account verrà sospeso”.
Restare vigili e consapevoli. Anche il sistema più sicuro diventa inutile se l’utente si fa ingannare.
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