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Scoperta straordinaria nella laguna di Venezia: ritrovato un Vivarium romano del I Secolo d.C.

Presidente Zaia: “Grazie a professionisti appassionati e competenti, possiamo ricomporre il DNA del nostro territorio”

Sala Ligabue

Nel contesto di una scoperta che riunisce i molteplici fili della storia antica di Venezia e del Veneto, emerge un ritrovamento che offre nuove chiavi di lettura per comprendere le tradizioni culturali, culinarie e ittiche della regione. A secoli di distanza, queste tradizioni rappresentano un autentico vanto per il nostro territorio. Gli scavi archeologici giocano un ruolo fondamentale nel ricostruire il patrimonio genetico di un'area, e tra questi, spicca senz'altro la scoperta di un vivarium risalente al I secolo d.C., destinato all'allevamento di ostriche e altri molluschi per l'alimentazione. Si tratta di un rinvenimento straordinario e pressoché unico, per cui intendo esprimere le mie congratulazioni alla Fondazione Ligabue. Collaborando con l'Università Ca’ Foscari, la Fondazione ne diffonderà la valenza attraverso un'esposizione dedicata. Le mie congratulazioni si estendono a tutti i professionisti e operatori che hanno contribuito alle attività di scavo, studio e allestimento espositivo.

Così il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, manifesta il suo entusiasmo per l'operazione che porta alla luce un ostriarum romano nella Laguna di Venezia. Questo sarà al centro di una mostra al Museo di Storia Naturale di Venezia 'Giancarlo Ligabue' che si terrà dal 16 aprile al 2 novembre di quest'anno. "La storia di Venezia continua a sorprenderci," afferma il Governatore Zaia. "Con questo rinvenimento, vediamo riemergere prove di un sito romano, di pratiche di conservazione di alimenti pregiati e persino dei resti di una specie di mollusco ormai estinto, ma un tempo presente nei nostri mari. Senza il contributo di istituzioni e persone dedicate con passione, competenza e professionalità alla ricerca, tutto questo andrebbe perduto."

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