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Memoria partigiana

Commemorazione al Parco Città di Bologna di Belluno: ottant'anni dalla morte del partigiano Giulio Pedretti

Un momento di riflessione e rispetto per la memoria del partigiano di Medicina, Giulio Pedretti, a ottant'anni dalla sua morte

Foto della commemorazione

Foto della commemorazione

Questa mattina si è tenuta una solenne cerimonia al Parco Città di Bologna, a Belluno, per commemorare il sacrificio di Giulio Pedretti, partigiano di Medicina, a ottant'anni dalla sua morte. La cerimonia ha avuto luogo sotto la lapide che ricorda i partigiani caduti nella Seconda Guerra Mondiale, dove figura anche il nome di Pedretti, insieme a quelli di altri caduti originari di Medicina.

Alla cerimonia hanno partecipato il sindaco di Medicina, Matteo Montanari, l’assessore alla cultura Enrico Caprara, e il presidente dell'Anpi di Medicina, Vanes Tamburini. Accanto a loro, il vice sindaco di Belluno, Paolo Gamba, il presidente del Consiglio comunale Luciano Bassi, l’assessore al turismo Paolo Luciani, l’assessore alle politiche giovanili Roberta Olivotto, nonché il presidente dell'Anpi di Belluno, Gino Sperandio, e numerosi cittadini.

Il sindaco di Medicina ha ricordato l'importanza della cerimonia, sottolineando che quest’anno ricorrono gli ottanta anni dal sacrificio di Pedretti, catturato dai tedeschi il 4 dicembre 1944 a Lamen di Feltre. Dopo la sua deportazione, fu ucciso nel campo di concentramento di Mauthausen. "Il suo nome figura sulla lapide del Parco Città di Bologna e oggi siamo qui per rendergli omaggio. Non solo a lui, ma a tutti i ventiquattro cittadini di Medicina che hanno preso parte alla lotta partigiana nel Bellunese", ha dichiarato Montanari.

Prima della cerimonia al Parco, la delegazione di Medicina è stata accolta dal sindaco di Belluno, Oscar De Pellegrin, in Municipio. "E’ stato un piacere accogliere la delegazione di Medicina e ricordare insieme la figura di Giulio Pedretti. Questo incontro assume un significato ancora più forte, visto che ci avviciniamo al 25 aprile, un’occasione per riflettere sui principi e i diritti che oggi possiamo godere grazie al sacrificio di chi ha lottato per questi valori", ha affermato De Pellegrin.

La cerimonia odierna ha offerto un momento di riflessione per non dimenticare il coraggio e il sacrificio di chi ha lottato per la libertà e la democrazia, valori che continuano a guidare le nostre comunità.

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