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Fede e salute
15.04.2025 - 15:55
Il Vescovo fa visita alla Medicina generale B diretta dalla dottoressa Friso che lo ha accolto
Un’unione inedita tra fede, cura e cultura ha animato questa mattina il Policlinico G.B. Rossi di Borgo Roma, dove si è svolta una triplice iniziativa in occasione della Settimana Santa. Per la prima volta, Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata (AOUI), Diocesi di Verona e Fondazione Arena hanno collaborato in un evento che ha unito la dimensione spirituale, artistica e umana del Giubileo della Speranza, voluto da Papa Francesco per l’anno 2025.
Alle ore 10, il vescovo di Verona, monsignor Domenico Pompili, ha aperto solennemente la Porta Santa della cappella del Policlinico, riconosciuta come chiesa giubilare per l’intero Anno Santo. Nella sua omelia, rivolgendosi in particolare agli operatori sanitari, ha esortato a coltivare il coraggio, virtù fondamentale in un sistema sanitario spesso provato da difficoltà strutturali e disorientamento. “Tristezza e coraggio sono due presenze nell’animo umano – ha detto il Vescovo – ma è il coraggio che dà forza e speranza al mondo della salute”.
La celebrazione, animata anche dal parroco di Borgo Roma don Gianni Naletto e con letture di personale ospedaliero, è proseguita con una visita ai degenti del reparto di Medicina Interna B, diretto dalla professoressa Simonetta Friso. Pazienti affetti da patologie complesse, rare o croniche hanno ricevuto la benedizione e il saluto del Vescovo, accompagnato dallo staff medico e dalla direzione ospedaliera.
Subito dopo, nell’atrio dell’Edificio Nord, è andato in scena un evento musicale di grande intensità emotiva: l’esecuzione dello Stabat Mater di Giovanni Battista Pergolesi, opera sacra del 1736, proposta dai professori d’orchestra della Fondazione Arena di Verona, diretti dal maestro Leonardo Benini. Le voci soliste del soprano Maria Grazia Schiavo e del mezzosoprano Josè Maria Lo Monaco hanno impreziosito la performance, accolta con grande partecipazione da personale e pazienti.
“È un inizio importante – ha commentato Callisto Marco Bravi, Direttore Generale di AOUI Verona – perché porta nei luoghi di cura non solo musica, ma anche speranza. Siamo grati al Vescovo e alla Fondazione Arena per averci aiutato a rendere questa giornata speciale”.
Anche Cecilia Gasdia, sovrintendente della Fondazione Arena, ha sottolineato il valore simbolico dell’evento: “Dopo le Stelline dell’Arena per i bambini ricoverati, oggi siamo vicini a chi ha meno occasioni di incontrare la musica. Lo Stabat Mater è un messaggio di consolazione e vicinanza, particolarmente adatto a questo tempo”.
Presente all’iniziativa anche il Magnifico Rettore dell’Università di Verona, Pier Francesco Nocini, che ha evidenziato la portata simbolica della collaborazione tra istituzioni civili, culturali e religiose: “Un’occasione di riflessione profonda sul nostro ruolo e la nostra missione di cura”.
Infine, la professoressa Friso ha ribadito il valore della dimensione spirituale accanto a quella clinica: “Il rapporto con i malati ci arricchisce come medici e come persone. La visita del Vescovo ci ricorda che ogni cura è prima di tutto un atto di umanità”.
Durante tutto l’Anno Giubilare, fino al 28 dicembre 2025, la cappella del Policlinico resterà aperta ogni giorno per la preghiera e la celebrazione dei sacramenti. Le messe saranno celebrate nei giorni feriali alle 17:00 e nei festivi alle 10:30. Previsti anche momenti di adorazione e confessione.
Un Giubileo che, tra note barocche e gesti di vicinanza, ha già iniziato a lasciare il segno.
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