Un'emozionante prima edizione della Via Crucis dei giovani ha avuto luogo nella serata del 13 aprile all’Ospedale dell'Angelo di Mestre, portando un messaggio di speranza e solidarietà ai pazienti ricoverati. Circa trecento giovani hanno partecipato a questa significativa processione, che ha attraversato il perimetro dell’ospedale per poi culminare in una preghiera collettiva rivolta ai malati.
L'iniziativa, organizzata dalla Pastorale giovanile della Diocesi veneziana, ha visto la partecipazione del patriarca di Venezia Francesco Moraglia, che ha accompagnato i ragazzi durante tutto il percorso, offrendo parole di riflessione e di conforto. Il direttore generale dell’Ulss 3 Serenissima, Edgardo Contato, ha sottolineato l’importanza di un simile gesto di vicinanza alle persone che vivono momenti di difficoltà.

"Rimango profondamente colpito dalla sensibilità e dall’attenzione che il patriarca e i giovani hanno dimostrato nei confronti dei nostri pazienti", ha dichiarato Contato. Durante l’evento, i partecipanti sono stati accolti dalla direttrice dell’ospedale, Chiara Berti, insieme a diversi primari delle varie specialità, tra cui il primario di Geriatria, Ernesto Rampin, e quello di Medicina interna, Fabio Presotto.
Inoltre, non sono mancati i cappellani dell'ospedale, Valentino Cagnin, Augusto Prinsen e Mauro Deppieri, che hanno curato la parte liturgica, e il consigliere comunale Emmanuele Muresu, che ha rappresentato il sindaco di Venezia.
L'evento ha avuto una forte valenza simbolica, sottolineando l’importanza della vicinanza e della solidarietà verso i pazienti che affrontano periodi difficili, ma anche la capacità dei giovani di portare un messaggio di speranza attraverso la preghiera e la riflessione.
In chiusura, il direttore generale dell'Ulss 3 Serenissima ha invitato pubblicamente il patriarca a visitare il nuovo reparto di Neuropsichiatria infantile dell'ospedale di Dolo, dove molti giovani, spesso provati dalla vita, trovano supporto e cura.