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Sicurezza e inclusione

Verona investe su tecnologia e solidarietà

Più telecamere agli ingressi della città e un progetto per accogliere e reinserire persone fragili senza fissa dimora

Stefania Zivelonghi, assessora alla Sicurezza e Legalità

Stefania Zivelonghi, assessora alla Sicurezza e Legalità

Verona compie un doppio passo avanti sul fronte della sicurezza urbana e dell’inclusione sociale. Grazie a un finanziamento ministeriale di oltre 230 mila euro, l’Amministrazione comunale potenzia la rete di videosorveglianza ai varchi cittadini e lancia un’iniziativa a favore delle persone senza fissa dimora in condizione di fragilità, con l’obiettivo di fornire loro una sistemazione abitativa e strumenti per il reinserimento nella comunità.

Il contributo, stanziato dal Ministero dell’Economia e delle Finanze per il triennio 2024-2026 nell’ambito del fondo per il potenziamento delle iniziative di sicurezza urbana, permetterà di completare il sistema di lettura targhe già avviato lo scorso anno. Le 17 telecamere installate nel 2024 saranno integrate da altri 22 dispositivi, per un totale di 39 “occhi elettronici” distribuiti ai punti di accesso e uscita della città.

“Completiamo l’investimento partito nel 2023 – ha spiegato l’assessora alla Sicurezza, Stefania Zivelonghi – con un sistema di controllo che si è dimostrato utile e apprezzato dalle Forze dell’ordine per il monitoraggio dei veicoli in transito”.

Anche il comandante della Polizia Locale, Luigi Altamura, sottolinea l’impatto positivo dell’iniziativa: “Le nuove tecnologie che stiamo introducendo rispondono direttamente alle esigenze espresse dai cittadini durante gli incontri nelle circoscrizioni. Si tratta di strumenti concreti per aumentare la sicurezza nei quartieri”.

Accanto alla tecnologia, però, c’è spazio anche per la solidarietà. Circa 53 mila euro del contributo andranno a finanziare il progetto “Accoglienza ed educazione all’abitare per persone in condizioni di fragilità”, che punta ad offrire un alloggio e un percorso educativo alle persone senza casa, in particolare a quelle che hanno perso un’abitazione o rischiano di perderla, spesso a seguito di sgomberi. L’obiettivo non è solo affrontare l’emergenza abitativa, ma anche rafforzare le capacità personali di autonomia e integrazione.

“Abitare è molto più che avere un tetto – ha dichiarato l’assessora alle Politiche sociali, Luisa Ceni – significa appartenere a una comunità. Vogliamo accompagnare le persone fragili in un percorso che restituisca loro dignità e prospettiva. Queste progettualità migliorano la vivibilità e l’inclusività della nostra città”.

Completano il quadro dell’investimento circa 7.800 euro destinati all’acquisto di un etilometro probatorio per la Polizia Locale, ulteriore tassello nella costruzione di una città più sicura e attenta al benessere dei suoi cittadini.

“Non possiamo ignorare i fenomeni di vulnerabilità sociale, come quelli legati agli sgomberi – ha concluso Zivelonghi – ed è per questo che abbiamo deciso di intervenire con misure mirate per prevenire l’aggravarsi delle situazioni più critiche”.

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