Cerca

Test Miles 33

Scopri tutti gli eventi

EVENTI

Sicurezza territoriale

Tre milioni ai Comuni veneti per il dissesto idrogeologico

La Regione Veneto stanzia nuovi fondi per la salvaguardia del territorio: priorità agli interventi non ancora finanziati

L'assessore al Dissesto idrogeologico Gianpaolo Bottacin

L'assessore al Dissesto idrogeologico Gianpaolo Bottacin

La Giunta regionale del Veneto ha approvato lo stanziamento di 3 milioni di euro per sostenere i Comuni nella realizzazione di interventi di messa in sicurezza idrogeologica. La misura, proposta dall’assessore regionale Gianpaolo Bottacin, si inserisce in un piano più ampio volto alla prevenzione dei rischi legati al dissesto e alla tutela del territorio.

«Questa iniziativa rappresenta un importante aiuto per le casse degli Enti Locali – ha dichiarato Bottacin –. La proposta sarà veicolata attraverso le Province, che ci presenteranno elenchi di interventi da finanziare. A queste sarà destinato almeno il 70% delle risorse, mentre il restante verrà utilizzato direttamente dalla Regione per interventi gestiti in proprio».

Le Province, insieme alla Città metropolitana di Venezia, dovranno compilare e trasmettere un elenco di interventi entro il 15 maggio 2025. La selezione dovrà seguire precisi criteri di priorità: saranno considerati in particolare i dissesti già oggetto di ricognizione in seguito a eventi calamitosi, ma esclusi da precedenti finanziamenti, oppure quelli parzialmente coperti da fondi regionali o nazionali. Avranno la precedenza anche le situazioni che coinvolgono edifici o che ostacolano l’accesso a nuclei abitativi, specialmente se impediscono l'arrivo dei mezzi di soccorso.

«Per riuscire a finanziare il maggior numero possibile di situazioni – ha aggiunto l’assessore – sarà data priorità a progetti con minore richiesta economica e a quelli che prevedano un cofinanziamento locale. Il contributo massimo erogabile sarà di 150 mila euro per intervento».

In un’ottica di equa distribuzione delle risorse, ogni Provincia potrà accedere a un secondo finanziamento solo dopo che tutte le altre avranno ricevuto una prima quota. «Continuiamo a mantenere alta l’attenzione sulla sicurezza del nostro territorio – ha concluso Bottacin – e lo facciamo sostenendo direttamente i Comuni, che spesso si trovano in difficoltà a fronteggiare questi problemi con risorse proprie».

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Edizione