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Riabilitazione a domicilio
18.04.2025 - 16:00
L'assessore Lanzarin al taglio del nastro
Una sanità che guarda al futuro, senza perdere il contatto umano. È stata inaugurata oggi, all’Ospedale Riabilitativo di Lamon, in provincia di Belluno, una nuova piattaforma di teleriabilitazione avanzata, che consente ai pazienti di proseguire la fisioterapia direttamente da casa, grazie a dispositivi interattivi, realtà virtuale e collegamenti audio-video con gli operatori sanitari.
A tagliare il nastro è stata Manuela Lanzarin, Assessore regionale alla Sanità, affiancata da numerose autorità locali: il direttore generale dell’Ulss Dolomiti Giuseppe Dal Ben, il sindaco di Lamon Loris Maccagnan, e Dario Bond, Presidente del Comitato Paritetico per i Fondi delle Aree di Confine, tra gli altri.
“Siamo al top – ha dichiarato Lanzarin – con tecnologie che integrano la realtà virtuale nella riabilitazione tradizionale, in un’area montana strategica anche in vista delle Olimpiadi Milano-Cortina 2026”.
Il sistema, realizzato con un investimento di 169 mila euro, cofinanziato dai fondi per le aree di confine, prevede una dotazione tecnologica all’avanguardia: una piattaforma di forza, una telecamera 3D, e uno specchio digitale in grado di analizzare i movimenti del paziente in tempo reale. Dopo una prima fase di trattamento in ospedale, i pazienti ricevono un terminale per proseguire le terapie da remoto, con istruzioni visive e feedback automatici sulla corretta esecuzione degli esercizi.
L’Ospedale di Lamon, riconosciuto centro riabilitativo di riferimento dal 2019, ha registrato nel 2024 566 ricoveri (il 16,6% da altre Ulss) e oltre 14 mila visite specialistiche, contribuendo significativamente a ridurre le liste d’attesa.
“La crescita tecnologica – ha aggiunto Lanzarin – è andata di pari passo con la collaborazione con l’Azienda Ospedale Università di Padova guidata dal professor Stefano Masiero, e con un lavoro di rete che ha dato frutti concreti. Grazie anche a chi ha saputo investire con visione sulla sanità di montagna”.
Un pensiero infine al personale sanitario, cui l’assessore ha rivolto parole di riconoscenza:
“La tecnologia da sola non basta: serve il cuore, la passione e la professionalità delle persone”.
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