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Territorio
13.05.2025 - 09:15
I primi arbusti - che regaleranno ombra e ossigeno - sono stati messi a dimora il primo giorno di primavera a Piazzola, durante di una simbolica cerimonia
Dopo anni di progetti, lavori e valorizzazione della ciclabile Treviso-Ostiglia, la primavera di quest’anno regala all’antico tratto ferroviario dismesso un’importante novità. Proprio nel primo giorno della nuova stagione, infatti, sono iniziate le operazioni di piantumazione di 1.700 nuovi alberi (aceri, carpini, prunus, ligustrum e non solo) nei comuni di Piazzola sul Brenta, Campodoro e Camposampiero, coprendo due chilometri lineari. Il progetto è stato denominato “Alberiamo la Ciclovia” e vede la partecipazione del soggetto gestore della Federazione dei Comuni del Camposampierese, mentre ad occuparsi dell’intervento di riforestazione sarà il personale di WOWnature e i creativi di Etifor (spin-off dell’Università di Padova).
Presente alla simbolica cerimonia di avvio della piantumazione anche il primo cittadino di San Giorgio delle Pertiche Daniele Canella, in rappresentanza della Provincia di Padova (sebbene un tratto della ciclabile percorra anche il proprio comune) che ha commentato: “Questa mattina sono state messe a dimora le prime piante di un intervento che, entro il 2025, porterà alla piantumazione di circa 1.700 nuove essenze arboree. Un grande grazie ad Alì supermercati che ha finanziato questo progetto, dimostrando ancora una volta un forte impegno per l’ambiente e per il territorio. Grazie al loro sostegno a questo progetto possiamo migliorare il paesaggio, assorbire CO₂, ridurre gli inquinanti e offrire ai cicloturisti e ai cittadini un percorso ancora più verde e accogliente. La Treviso-Ostiglia è una delle ciclovie più amate in Italia e in Europa: con questa nuova infrastruttura verde, sarà ancora più bella, sostenibile e ricca di biodiversità. Un segnale forte per l’ambiente, per il territorio e per le future generazioni” ha concluso Canella.
Il progetto di valorizzazione risale al 2009, ma già oggi il percorso è fruibile per ampi tratti. Grazie al completamento dei lavori, negli ultimi anni sono nati punti di ristoro ed iniziative che puntano a far diventare il tracciato non solo un’attività sportiva all’aria aperta ma un’esperienza culturale a 360° che coinvolge turisti ed appassionati nella scoperta e nella conoscenza del territorio. Gli ultimi interventi del 2025 hanno collegato anche il comune di Cologna Veneta, in provincia di Verona, mentre entro estate è previsto il completamento fino a Cerea. Complessivamente è transitabile il 75% del percorso in territorio veneto per un totale di 118 chilometri; entro il 2026 si stima che anche gli ultimi tratti saranno percorribili, facendo dell’opera “un punto di riferimento per cicloturisti e amanti della mobilità sostenibile, nonché la ciclovia più lunga d’Italia” come ha ricordato la vicepresidente della Regione Elisa De Berti.
Andrea Benato
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