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Il coro della Fenice incanta Osaka, Erri: “Orgogliosi di essere qui, l’acustica è magnifica”

Un Festival Hall gremito celebra la grande lirica italiana con un emozionante viaggio da Verdi a Puccini

La locandina dello spettacolo

La locandina dello spettacolo

Un ponte musicale tra Venezia e il Giappone ha preso forma al Festival Hall di Osaka, dove il Coro del Teatro La Fenice ha regalato al pubblico una serata indimenticabile nel segno della grande lirica italiana. L’evento, organizzato dal Comune di Venezia e dal Commissariato generale per l’Italia a Expo 2025, ha chiuso simbolicamente la “Settimana di Venezia” al Padiglione Italia con un trionfo di emozioni e applausi.

Il concerto si è aperto con una selezione di brani di Giuseppe Verdi, tra cui spiccava l’intenso “Brindisi” da La Traviata, simbolo di festa e passione. L’interpretazione ha scaldato subito la sala, mostrando la potenza espressiva del coro diretto dal maestro Alfonso Caiani.

Il viaggio musicale è proseguito con le arie più celebri di Giacomo Puccini, accostando lirismo e drammaticità. Le sfumature vocali del coro hanno restituito tutta la delicatezza di un repertorio amatissimo dal pubblico giapponese, che ha seguito con attenzione e commozione.

Non è mancato un sentito omaggio ad Amilcare Ponchielli, la cui musica ha offerto un momento di intensa partecipazione collettiva. Il pubblico ha accolto con entusiasmo l’esecuzione, rimanendo rapito dalla potenza scenica e sonora del gruppo veneziano.

Tra i momenti più toccanti, il “Va pensiero” tratto da Nabucco, eseguito in un’atmosfera quasi mistica. Alcune voci del pubblico si sono unite al coro, trasformando il celebre brano in un canto condiviso che ha unito simbolicamente due culture, quella italiana e quella giapponese, in un’unica emozione.

Il culmine della serata è stato raggiunto con l’apparizione speciale del soprano Yasuko Fujii e del tenore Motoharu Takei, figure di spicco della lirica nipponica e testimoni del dialogo culturale tra i due Paesi. La loro performance, intrecciata a quella del Coro della Fenice, ha rappresentato un autentico abbraccio artistico. In un Festival Hall gremito da 2.700 spettatori, il direttore generale della Fenice, Andrea Erri, ha sottolineato il valore dell’esperienza: “Essere qui è un vero privilegio. Questa sala ha un’acustica fantastica, che valorizza ogni sfumatura dei nostri artisti”.

Il Commissario Mario Vattani ha ribadito il significato profondo dell’iniziativa, definendo Venezia “simbolo dell’incontro tra Occidente e Oriente”, e lodando i giovani artisti del coro per aver saputo emozionare un pubblico così attento e partecipe. Un evento che, oltre a celebrare la musica, ha sancito ancora una volta la forza universale del linguaggio culturale.

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