Cerca

Test Miles 33

Scopri tutti gli eventi

EVENTI

Lutto nel calcio

L'addio di Zaia a Giussi Farina, il presidente coraggioso

Il suo nome resterà per sempre legato all’epopea del Lanerossi Vicenza e al sogno tricolore con Paolo Rossi

L'addio di Zaia a "Giussy" Farina

L'addio di Zaia a "Giussy" Farina

Con la scomparsa di Giussi Farina, avvenuta all’età di 91 anni, il calcio italiano perde una delle sue figure più romantiche e visionarie. A ricordarlo con parole piene di affetto è il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, che lo ha definito “uno degli ultimi presidentissimi”, capace di vivere il calcio con passione autentica e spirito pionieristico.

Farina è stato un uomo che ha attraversato decenni di storia sportiva, guidando ben 12 club nel corso della sua carriera. Tra questi, anche il Milan, condotto nella fase che precedette l’era berlusconiana, in un periodo di grandi cambiamenti e incertezze.

Ma è a Vicenza che il suo nome resterà scolpito nella memoria collettiva. Il Lanerossi Vicenza di Farina è entrato nella leggenda nella stagione 1977-78, quando sfiorò l’impresa impossibile: lo scudetto. In quella stagione magica, con il talento esplosivo di Paolo Rossi in attacco, il “Lane” arrivò secondo dietro la Juventus, regalando emozioni indimenticabili ai tifosi biancorossi e scrivendo una delle favole più belle del nostro calcio.

“Un personaggio irripetibile, come il suo grande ‘Lane’”, ha dichiarato Zaia, sottolineando il valore umano e sportivo dell’imprenditore veneto. “Con Farina se ne va un calcio fatto di cuore e rischio, lontano dai supermanager e dagli investitori stranieri che dominano oggi il panorama. Ma il suo ricordo – ha aggiunto – può essere un modello per chi, anche oggi, vuole investire nello sport con spirito mecenatesco”.

Con la scomparsa di Giussi Farina, avvenuta all’età di 91 anni, il calcio italiano perde una delle sue figure più romantiche e visionarie. A ricordarlo con parole piene di affetto è il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, che lo ha definito “uno degli ultimi presidentissimi”, capace di vivere il calcio con passione autentica e spirito pionieristico.

Farina è stato un uomo che ha attraversato decenni di storia sportiva, guidando ben 12 club nel corso della sua carriera. Tra questi, anche il Milan, condotto nella fase che precedette l’era berlusconiana, in un periodo di grandi cambiamenti e incertezze.

Ma è a Vicenza che il suo nome resterà scolpito nella memoria collettiva. Il Lanerossi Vicenza di Farina è entrato nella leggenda nella stagione 1977-78, quando sfiorò l’impresa impossibile: lo scudetto. In quella stagione magica, con il talento esplosivo di Paolo Rossi in attacco, il “Lane” arrivò secondo dietro la Juventus, regalando emozioni indimenticabili ai tifosi biancorossi e scrivendo una delle favole più belle del nostro calcio.

“Un personaggio irripetibile, come il suo grande ‘Lane’”, ha dichiarato Zaia, sottolineando il valore umano e sportivo dell’imprenditore veneto. “Con Farina se ne va un calcio fatto di cuore e rischio, lontano dai supermanager e dagli investitori stranieri che dominano oggi il panorama. Ma il suo ricordo – ha aggiunto – può essere un modello per chi, anche oggi, vuole investire nello sport con spirito mecenatesco”.

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Edizione