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Orgoglio locale
23.04.2025 - 15:30
Foto della mostra
A quasi tre secoli dalla sua attività pastorale, Padova rende omaggio a una delle sue figure più significative ma meno conosciute: don Domenico Leonati, parroco di Ponte di Brenta nella seconda metà del Settecento, oggi preso in considerazione dalla Chiesa per la beatificazione. A lui è dedicata la mostra "Un abbraccio che fa storia", allestita nel Centro parrocchiale del quartiere e visitabile dal 24 aprile al 4 maggio, in concomitanza con le celebrazioni di San Marco, patrono della chiesa locale.
La mostra, promossa dalla Parrocchia di San Marco, è stata presentata ufficialmente dal parroco don Matteo Ragazzo insieme al postulatore della causa di beatificazione, don Leonardo Scandellari, al vicesindaco Andrea Micalizzi e a monsignor Tiziano Vanzetto, responsabile dell’Ufficio diocesano per le Cause dei Santi. Presenti anche i membri del comitato promotore dell’iniziativa, tra cui Renzo Sartori, ideatore del progetto, e i collaboratori Marco Valisa, Tommaso Simonato ed Emanuela Centis, affiancati simbolicamente dalla comunità delle Suore Salesie, fondate proprio da don Leonati.
"Abbiamo voluto proporre questa mostra per richiamare l'attenzione su una figura straordinaria – ha spiegato don Ragazzo – capace di anticipare i principi della Dottrina sociale della Chiesa attraverso opere concrete e intuizioni profetiche". Un impegno riconosciuto anche dalle istituzioni cittadine: "Il Comune di Padova ha voluto patrocinare l’iniziativa – ha sottolineato il vicesindaco Micalizzi – perché rappresenta un’opportunità per riscoprire le radici spirituali e civili della città, ricordando un uomo che ha saputo unire fede e impegno sociale".
Per la Diocesi, la mostra è anche un’occasione per coinvolgere la comunità nel percorso verso la santità di don Leonati. "Il suo esempio – ha affermato mons. Vanzetto – parla ancora oggi a tutti noi, con un messaggio di speranza, attenzione agli ultimi e dedizione sacerdotale che non ha perso attualità".
Figura ispirata agli insegnamenti di San Francesco di Sales, don Domenico ha dedicato la sua vita alla dignità delle famiglie povere e alla protezione delle giovani orfane, fondando un ordine religioso tuttora attivo nel mondo. "Ha dato risposte concrete a bisogni profondi – ha ricordato don Scandellari – ed è questo che rende la sua figura ancora così viva".
Le celebrazioni si chiuderanno il 4 maggio alle ore 18 a Villa Breda con l’incontro pubblico "Don Domenico Leonati e Vincenzo Stefano Breda, presenze significative per Ponte di Brenta", un’occasione per riflettere sul contributo congiunto di figure religiose e laiche alla crescita sociale del territorio.
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