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Sicurezza in montagna

La Regione Veneto rafforza il patto con il Soccorso Alpino

Quasi 3 milioni di euro stanziati per il triennio 2025-2027. L’assessore Lanzarin: “Salvano vite, nostro dovere sostenerli”

L'assessore regionale alla sanità Manuela Lanzarin

L'assessore regionale alla sanità Manuela Lanzarin

La Regione Veneto rinnova il proprio impegno a favore della sicurezza in montagna. Con una delibera proposta dall’assessore alla Sanità, Manuela Lanzarin, la Giunta ha approvato il finanziamento triennale al Soccorso Alpino e Speleologico Veneto (SASV-CNSAS), destinando complessivamente 2 milioni e 995 mila euro per il periodo 2025-2027. Un aumento rispetto ai 2 milioni e 350 mila del triennio precedente.

“Questi uomini e donne – ha dichiarato Lanzarin – svolgono un servizio prezioso, spesso traducendosi in vite salvate. Dare loro supporto è un dovere morale: il CNSAS opera in ambienti estremi, offrendo attività di soccorso, recupero e trasporto sanitario nell’ambito del sistema SUEM 118”.

Il contributo regionale, che prevede 995 mila euro per il 2025 e un milione per ciascuno dei due anni successivi, servirà a sostenere i costi operativi e assicurativi del SASV. Fondamentale anche la formazione continua offerta dalla Scuola Alpina, ritenuta essenziale per garantire la sicurezza degli operatori.

Nel corso del 2024 il Soccorso Alpino ha effettuato 1.081 interventi, assistendo 1.225 persone. Un numero in lieve aumento rispetto al 2023. Il 70,3% dei soccorsi ha riguardato cittadini italiani, mentre il restante 29,7% ha coinvolto escursionisti di 48 diverse nazionalità, in testa Germania, Stati Uniti e Polonia.

Le cause principali degli interventi sono state cadute e scivolate (33,7%), spesso legate a scarsa preparazione, abbigliamento inadeguato e sottovalutazione delle difficoltà ambientali. Preoccupante il dato sull’assicurazione: solo il 3,6% dei soccorsi era coperto da una polizza personale.

Lanzarin ha ribadito l’importanza della prudenza: “Le condizioni in cui operano questi soccorritori sono spesso estreme, talvolta con meteo avverso. Chi affronta la montagna deve valutare con attenzione la propria preparazione fisica e consultare sempre i bollettini meteo. Non ci si può improvvisare escursionisti”.

Infine, si ricorda che i soccorsi sono gratuiti solo in caso di emergenza sanitaria. In tutti gli altri casi, il costo può ricadere sui malcapitati, specie se sprovvisti di copertura assicurativa.

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