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Verona, raccolte firme e donazioni “porta a porta”: serve un gazebo o scatta la multa

Multe fino a 500 euro per chi trasgredisce

Verona mette ordine nelle richieste di firme e donazioni fatte per strada. A partire da lunedì 28 aprile, chi raccoglie fondi o adesioni senza un banchetto fisso o un gazebo riconoscibile sarà sanzionato. A stabilirlo è una nuova ordinanza firmata dal sindaco Damiano Tommasi, in vigore fino al 5 ottobre 2025.

Il provvedimento nasce per tutelare cittadini e visitatori da pratiche invasive, spesso segnalate in occasione di grandi eventi e in zone strategiche come il centro storico, le stazioni, gli ospedali e le fermate degli autobus. In particolare, nel mirino finiscono quei volontari – o presunti tali – che fermano i passanti in modo insistente e senza alcuna autorizzazione visibile.

Solo con spazi identificabili

La nuova regolamentazione non vieta in sé la raccolta fondi o firme, ma impone che venga svolta in modo trasparente, attraverso postazioni chiaramente visibili e riconducibili a un'associazione o ente autorizzato. I classici “banchetti” con gazebo e cartellonistica, insomma, restano ammessi, purché in regola con le disposizioni comunali.

Chi verrà sorpreso a sollecitare offerte o firme per strada senza uno spazio autorizzato rischia una sanzione compresa tra 25 e 500 euro, oltre alla confisca del denaro raccolto e delle eventuali attrezzature utilizzate.

L’ordinanza rappresenta una risposta concreta a un fenomeno sempre più diffuso, che ha sollevato dubbi sulla reale destinazione delle donazioni raccolte in strada, specie nei contesti più caotici o in prossimità di eventi.

Controlli previsti da Polizia Municipale e Forze dell’Ordine
Validità: dal 28 aprile al 5 ottobre 2025
Area interessata: tutto il territorio comunale di Verona

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