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Memoria e onore
24.04.2025 - 17:00
Foto della cerimonia
Questa mattina, Pontelongo ha reso omaggio all’appuntato dei Carabinieri Michele Angelini, ucciso 44 anni fa durante un intervento per sventare una rapina all’ufficio postale del paese. Una cerimonia sentita, carica di emozione e gratitudine, si è svolta in Largo Cavalieri di Vittorio Veneto, dove è stata deposta una corona di fiori sulla lapide commemorativa e scoperto un medaglione in ottone bronzato con il mezzobusto del militare, opera dell’artista Walmer Peccenini.
Presenti il Comandante della Legione Carabinieri Veneto, Generale di Brigata Giuseppe De Liso, il sindaco di Pontelongo Lisa Bregantin, la consigliera provinciale Eleonora Mosco e la vedova di Angelini, la signora Armida Giurgiovich. Insieme a loro, una rappresentanza dell’Arma dei Carabinieri, membri dell’Associazione Nazionale Carabinieri, studenti della scuola secondaria di Pontelongo e numerosi amministratori locali.
L’attentato che costò la vita all’appuntato Angelini risale al 21 aprile 1981, quando due rapinatori armati fecero irruzione nell’ufficio postale del paese. L’arrivo tempestivo del carabiniere, solo a bordo dell’auto di servizio, spinse i malviventi a fuggire. Uno di loro sparò quattro colpi, due dei quali colpirono Angelini mentre si trovava ancora nel veicolo. Nonostante i soccorsi e il successivo intervento chirurgico, il militare morì in ospedale. I due rapinatori furono arrestati il giorno successivo grazie a rapide indagini.
Durante la commemorazione, il sindaco Bregantin e il generale De Liso hanno ricordato il sacrificio dell’appuntato Angelini, sottolineando come il coraggio e il senso del dovere non debbano mai essere dimenticati. Le loro parole, rivolte anche alle giovani generazioni presenti, hanno ribadito l’importanza della memoria e del rispetto verso chi ha servito lo Stato fino all’estremo sacrificio.
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