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Eccellenza sanitaria
24.04.2025 - 18:15
da sinistra Roberto Salvia, Mirko D'Onofrio, Michele Milella e Alessandro Muraglia
Quando si parla di malattie del pancreas, il “Modello Verona” è ormai considerato un punto di riferimento in tutta Italia. Il policlinico di Borgo Roma si distingue per un approccio innovativo e multidisciplinare, grazie a sei Unità Operative altamente specializzate che curano ogni aspetto delle patologie pancreatiche. L’ospedale veronese, infatti, è tra i principali centri nazionali per il trattamento di queste malattie, accogliendo circa 10.000 pazienti all’anno solo nelle visite chirurgiche.
La cura delle patologie pancreatiche a Verona si basa su tecnologie d’avanguardia come la risonanza magnetica 3 Tesla e la TC a doppia energia, unite a nuovi farmaci basati su nanotecnologie e a un approccio chirurgico d’eccellenza. Il “Modello Verona” è il risultato di un intenso lavoro multidisciplinare, che coinvolge specialisti di radiologia, gastroenterologia, oncologia, chirurgia e anatomia patologica, per affrontare le malattie del pancreas da ogni angolazione.
"Il 70% dei pazienti che si rivolgono al nostro centro proviene da fuori regione", afferma il professor Roberto Salvia, direttore della Chirurgia del pancreas. "Questo dimostra la fiducia riposta nel nostro modello, che unisce competenza e ricerca per offrire un trattamento personalizzato."
Il “Modello Verona” è stato al centro anche del convegno internazionale “Arena 2025 – Pancreas MM Multidisciplinare Multimodale”, che si è svolto recentemente nell’aula magna del policlinico di Borgo Roma. Durante l’evento, esperti di fama internazionale, come il dottor Marc Zins, presidente della Società Europea per il Pancreas, hanno sottolineato l'importanza di un approccio integrato e delle metodiche d'imaging avanzato per migliorare la diagnosi e il trattamento del tumore al pancreas.
Ogni Unità Operativa del “Modello Verona” contribuisce con competenze uniche. La Radiologia, ad esempio, è pioniera nell’utilizzo di sequenze di risonanza magnetica personalizzate, per adattare i trattamenti alle specifiche necessità dei pazienti. L’Oncologia, invece, ha portato avanti lo sviluppo di farmaci innovativi, come l’irinotecano liposomiale pegilato, una terapia mirata che offre nuove opportunità per i pazienti non operabili.
La Gastroenterologia, sotto la direzione del professor Luca Frulloni, gioca un ruolo cruciale nel trattamento delle pancreatiti e nella gestione delle cisti pancreatiche, utilizzando anche test genetici per monitorare i casi con componente ereditaria. La Chirurgia del pancreas è il fiore all'occhiello del centro, con una media di 500 resezioni pancreatiche all’anno e un’alta percentuale di pazienti provenienti da altre regioni italiane.
La ricerca è un aspetto fondamentale per il “Modello Verona”. Grazie a un finanziamento di 7 milioni di euro, il dipartimento universitario sta potenziando le sue capacità diagnostiche con una nuova TC per il distretto epatobilopancreatico. Le innovazioni in radioterapia, inoltre, consentono trattamenti mirati che riducono al minimo gli effetti collaterali, un aspetto fondamentale per il trattamento dei tumori pancreatici.
"Abbiamo raggiunto un traguardo significativo nel trattamento del pancreas grazie a tecnologie avanzate e alla sinergia tra specialisti", sottolinea la dottoressa Matilde Carlucci, Direttore Sanitario AOU. "Il nostro modello di cura si distingue per la sua capacità di combinare le competenze cliniche e tecnologiche con un approccio umano e psicologico, fondamentale per il benessere dei pazienti."
Il “Modello Verona” non è solo un’eccellenza nel trattamento delle malattie del pancreas, ma rappresenta anche una visione del futuro della medicina, dove la collaborazione tra specialisti e l’uso di tecnologie avanzate sono centrali. Grazie all'innovazione continua, il policlinico di Borgo Roma sta segnando la strada per una medicina sempre più personalizzata e efficace.
Il prof. Pier Francesco Nocini, Magnifico Rettore dell'Università di Verona, conclude: "Il primato che abbiamo raggiunto in Italia per la Chirurgia del pancreas è frutto di un impegno collettivo che unisce ricercatori, medici e tecnici in una sinergia perfetta. La nostra esperienza, maturata in oltre 40 anni di lavoro, è il motore di un futuro più sicuro per i pazienti."
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