Cerca

Test Miles 33

Scopri tutti gli eventi

EVENTI

L'intervista

Truffe online, fake news e attacchi hacker: a lezione di cybersecurity con Federico Canola

L'eroe digitale che difende il web dagli attacchi informatici

Truffe online, fake news e attacchi hacker: a lezione di cybersecurity con Andrea Canola

Federico Canola

Sempre più frequenti e pericolose sono le insidie che minacciano i nostri sistemi informatici, mettendo a repentaglio la sicurezza di aziende e cittadini. Ma se da un lato c’è chi attacca, dall’altro c’è chi difende. È il caso di Federico Canola, consulente informatico di Este, che ogni giorno combatte contro hacker e malintenzionati, contribuendo a rendere il web un luogo più sicuro. 

Federico, cosa si intende precisamente per cybersecurity?

"Possiamo immaginare la rete come una struttura astratta, ma che poggia sul mondo reale. La cybersecurity si occupa di proteggere la sicurezza delle informazioni contenute all’interno di questa struttura".

Quali sono oggi le minacce più urgenti?

"Per le aziende direi lo spionaggio industriale e il ransomware. Il primo si riferisce al furto di informazioni riservate, che può essere messo in atto dall’esterno ma in molti casi anche da parte di dipendenti e collaboratori interni. Il ransomware è un programma malevolo che blocca l'accesso ai dati, chiedendo il pagamento di un riscatto per il loro ripristino. Per i cittadini le principali minacce sono soprattutto le truffe online e le fake news".

Con l’evoluzione dell’intelligenza artificiale che sta diventando sempre più sofisticata, aumentano anche i rischi?

"Assolutamente. L’AI è molto utilizzata da hacker e malintenzionati perché permette di generare minacce più mirate, profilando in maniera precisa i bersagli da attaccare. È addirittura in grado di creare codici malevoli e scrivere mail per colpire persone specifiche. Studi recenti rilevano che una mail generale riesce a colpire il bersaglio nel 18% dei casi. Con l'AI, la percentuale sale al 51%. Non c’è scampo nemmeno per le aziende, dove l’intelligenza artificiale viene usata per rubare proprietà intellettuali come il made in Italy".

Quali strategie adottare per tutelarsi?

"La parola chiave è la conoscenza. Ma per chi non è nativo digitale la questione diventa complessa. Per questo è importante la condivisione: il mio consiglio è sempre quello di chiedere aiuto a chi naviga abitualmente in rete. Poi bisogna considerare che la stragrande maggioranza delle truffe fa leva sulla componente emotiva. Pensiamo al classico messaggio che dice “Ciao mamma, ho perso il telefono, mandami dei soldi”. Ogni volta che c’è di mezzo il denaro bisogna fermarsi a riflettere e tener presente che i mezzi di comunicazione impersonali, come i messaggi, sono da considerarsi sospetti. È difficile che una persona cara avanzi delle richieste senza fornirci alcun elemento riguardo alla sua identità".

Cybersecurity e fake news: qual è il legame?

“Con l’avvento di internet le fake news hanno trovato terreno fertile perché ci sono pochissimi filtri e la mediazione culturale è pressoché nulla. In generale possono presentarsi come testo, immagine o link testuale. Per riconoscerle può essere utile sapere che solitamente si tratta di opinioni generiche e decontestualizzate, che non consentono una verifica documentata delle fonti. Alla base vi è quasi sempre un ritorno economico, ma possono esserci anche finalità politiche come creare instabilità o screditare l’opposizione. Al giorno d’oggi trovano purtroppo un grande riscontro perché generano allarmismo, alimentando la nostra tendenza come società alla spettacolarizzazione del dramma. Per sfuggire al tranello delle fake news, la chiave è esercitare il pensiero critico, documentandosi e mettendo sempre in discussione ciò che si legge”. 

Giulia Turato

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Edizione