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Allarme pensioni nel bellunese: il 58% riceve meno di 1000 euro al mese

La rielaborazione dei dati Spi Cgil solleva preoccupazioni per la difficile situazione economica degli anziani

La situazione economica per i pensionati in provincia di Belluno è critica, con il 58% dei pensionati che percepisce un assegno mensile inferiore ai 1000 euro lordi. I dati, forniti dal Ministero dell’Economia e della Finanza e analizzati dal Spi Cgil Veneto, dipingono un quadro preoccupante, in cui tanti anziani, soprattutto quelli che vivono da soli, non riescono a far fronte ai costi di vita crescenti.

Le pensioni in provincia di Belluno
Secondo la classifica dei comuni bellunesi, il capoluogo guida la lista con una media di 1.856 euro mensili. Al secondo posto si trova Agordo, con 1.818 euro, grazie anche alla presenza di lavoratori della Luxottica. Al contrario, i comuni più in difficoltà sono Val di Zoldo e Zoppè di Cadore, che chiudono la classifica provinciale con pensioni medie rispettivamente di 1.100 euro e 882 euro. Questi ultimi sono in fondo anche alla classifica regionale, un risultato legato in parte alla forte emigrazione e alla presenza di pensioni estere.

La difficile realtà degli anziani
Nonostante gli aumenti dovuti agli adeguamenti Istat, le pensioni restano insufficienti per garantire una vita dignitosa. In media, un pensionato bellunese percepisce 1.200-1.300 euro netti, ma le spese mensili di un anziano si aggirano attorno ai 1.660 euro, cifra che include il carrello della spesa, le bollette e le spese sanitarie.

A fronte di pensioni basse, molti anziani sono costretti a fare sacrifici, rinunciando anche alle cure mediche. Il problema, secondo i sindacati, si acuirà ulteriormente nei prossimi anni, con il rischio che sempre più persone si trovino in difficoltà economiche e costrette a chiedere aiuti ai Comuni.

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