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Salute neonatale

Sanità, grande successo per la campagna contro la bronchiolite: immunizzati oltre 28.000 bambini in Veneto

Risultati straordinari nella lotta al virus respiratorio sinciziale: i ricoveri calano del 74% e l'occupazione delle terapie intensive neonatali diminuisce drasticamente

Azienda Ospedale Università di Padova

Azienda Ospedale Università di Padova

La campagna di prevenzione contro la bronchiolite, causata dal virus respiratorio sinciziale (VRS), ha registrato numeri sorprendenti in Veneto, portando a risultati decisamente positivi per la salute dei più piccoli. L'iniziativa, avviata nel novembre 2024, ha visto l'immunizzazione di 28.650 bambini, con una riduzione dei ricoveri ospedalieri del 74% rispetto alla stagione precedente. In particolare, i ricoveri per bronchiolite sono scesi da 1.003 nel periodo 2023/2024 a soli 260 nel 2024/2025, con un notevole abbattimento anche delle giornate di degenza, che sono diminuite del 78%, e dell'occupazione delle terapie intensive neonatali, calata dell'83%.

“Il successo di questa campagna è evidente: non solo abbiamo ridotto i ricoveri e migliorato la qualità della vita dei bambini e delle loro famiglie, ma abbiamo anche ottenuto risparmi significativi che potranno essere reinvestiti nella cura di altre malattie”, ha dichiarato Manuela Lanzarin, assessore alla Sanità e al Sociale della Regione Veneto, durante la presentazione del bilancio della campagna di immunizzazione all’Azienda Ospedale Università di Padova.

La campagna è stata avviata con una delibera regionale già a giugno 2024, prima di una direttiva nazionale, con un investimento di 8 milioni di euro per l’acquisto di 30.000 dosi di anticorpo monoclonale. Grazie alla collaborazione di pediatri di famiglia, ospedali, e punti nascita di tutta la regione, la somministrazione è stata capillare e tempestiva. La campagna ha coinvolto i bambini nati tra novembre 2024 e marzo 2025, con l'83,5% di immunizzazioni effettuate prima delle dimissioni ospedaliere e il 70,5% dei neonati fuori stagione che hanno ricevuto il trattamento dal proprio pediatra.

“Questa è una vera e propria svolta nella protezione della salute infantile – ha spiegato il professor Eugenio Baraldi, direttore del Dipartimento di Salute Donna e Bambino dell’Università di Padova. – Grazie alla ricerca, siamo riusciti a sviluppare un anticorpo monoclonale che protegge i bambini dalle gravi infezioni respiratorie causate dal VRS. I risultati parlano chiaro: meno ricoveri e meno sofferenza per i bambini e le famiglie”.

Un altro aspetto importante della campagna è stata la comunicazione capillare, che ha raggiunto famiglie, pediatri e professionisti sanitari, garantendo la massima partecipazione e l’adesione alla vaccinazione. “Un grazie sentito va a tutti i professionisti che hanno reso possibile questo successo – ha concluso Lanzarin – senza il loro impegno, questo risultato non sarebbe stato possibile”.

Con una nuova gara già in programma per la stagione invernale 2025, la Regione Veneto si prepara a proseguire su questa strada, con l’obiettivo di proteggere un numero sempre maggiore di bambini, migliorando ulteriormente la prevenzione e l’efficienza del sistema sanitario regionale.

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