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Scuola
30.04.2025 - 10:45
Attività del progetto di educazione all'affettività
Le classi quinte delle tre scuole primarie di Due Carrare e due classi della scuola secondaria di primo grado Aldo Moro hanno appena concluso due distinti progetti di educazione all’affettività e alla sessualità. Le due iniziative di contrasto alla violenza di genere sono il frutto della collaborazione tra Istituto comprensivo Carrarese Euganeo e Comune di Due Carrare, che ha stanziato per questa finalità 3 mila euro.
Seguiti da operatrici del Centro Veneto Progetti Donna, gli studenti delle medie hanno partecipato a tre incontri finalizzati a rendere loro comprensibile il fenomeno della violenza contro le donne e a definire le diverse forme in cui si manifesta, con un focus particolare sulla violenza psicologica. Le operatrici del Centro Veneto Progetti Donna hanno messo al servizio degli studenti la loro esperienza quotidiana di ascolto, accoglienza e presa in carico delle donne.
“Per la scuola primaria si è trattato della seconda edizione del progetto, che le insegnanti avevano individuato nel 2023 e richiesto al Comune di finanziare, non riuscendo a inserirlo nell’offerta formativa tradizionale senza dover chiedere un contributo alle famiglie – spiega l’assessora alle Politiche sociali, della famiglia e pari opportunità Angela Lava -. C’è stato un primo incontro online con i genitori coinvolti, durante il quale la dottoressa Chiara Peraro della cooperativa La Bottega dei Ragazzi ha illustrato l’importanza di affrontare percorsi di educazione sessuale già nel corso della scuola primaria, in cui si manifestano le curiosità sessuali. I genitori hanno potuto fare domande e avere pieno accesso al programma del corso ed è stata lasciata loro la possibilità di non prendere parte al progetto”.
Ognuna delle classi quinte ha avuto tre incontri con la dottoressa Peraro in cui sono stati affrontati i temi della percezione di sé e degli altri, del ciclo della vita, della maturazione sessuale e dell’educazione al consenso. “Vi è stato poi un incontro finale, in presenza – prosegue Lava -, prima con le insegnanti e successivamente con i genitori, di grande soddisfazione perché abbiamo potuto toccare con mano il risultato positivo della nostra scommessa educativa: i genitori sono stati colpiti dalla quantità e dal tipo di curiosità che i propri figli hanno manifestato e le insegnanti hanno riportato la soddisfazione di aver visto i propri alunni e le proprie alunne impegnate con attenzione su tematiche che spesso suscitano imbarazzi e silenzi”.
“I progetti sono stati molto apprezzati dalle studentesse e dagli studenti e dagli insegnanti, grazie alla professionalità e incisività degli esperti – commenta il dirigente Matteo Burattin -. Auspico la riproposizione anche il prossimo anno, magari in forma più estesa”.
Francesco Sturaro
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