Scopri tutti gli eventi
Filiera sotto attacco
29.04.2025 - 16:30
Federico Caner
Un fronte compatto delle Regioni italiane si è espresso oggi per chiedere ufficialmente al Governo una revisione dell’articolo 18 del Decreto Sicurezza, entrato in vigore il 12 aprile scorso, che vieta la coltivazione della canapa anche a bassissimo contenuto di Thc. A farsi portavoce dell’appello è stato l’assessore veneto all’Agricoltura, Federico Caner, che ha presieduto la Commissione Politiche Agricole della Conferenza delle Regioni, organismo di cui è coordinatore.
“C’è stata unanimità tra i rappresentanti regionali nel riconoscere che il Decreto mette a rischio un’intera filiera agricola – ha spiegato Caner –. Si parla di 3.000 aziende, 30.000 addetti, 500 milioni di euro di fatturato e una quota export che supera il 90%. Il provvedimento impatta direttamente su imprese certificate, sostenute nel tempo da fondi regionali, statali ed europei, e tutelate da normative specifiche come la Legge veneta sulla canapa industriale”.
Il tema è stato sollevato con urgenza anche dalle associazioni di categoria, che lamentano un danno diretto non solo agli agricoltori, ma all'intero sistema produttivo legato alla canapa a basso contenuto di Thc, utilizzata in diversi settori, dal tessile al cosmetico, fino all’alimentare.
“Nei prossimi giorni – ha annunciato Caner – invieremo una lettera al ministro Francesco Lollobrigida, già destinatario di precedenti proposte di emendamento, per sollecitare una revisione dell’articolo 18. Chiediamo che si consenta almeno l’utilizzo delle infiorescenze contenenti cannabidiolo per impieghi diversi dal florovivaismo professionale. L’obiettivo è trovare una soluzione condivisa che tenga conto sia delle esigenze di sicurezza pubblica, sia degli investimenti fatti dagli agricoltori e delle risorse pubbliche già erogate alla filiera”.
Un aspetto paradossale, ha infine sottolineato l’assessore veneto, è che il decreto vieta esclusivamente la coltivazione sul suolo nazionale, ma non l’importazione del prodotto, che resta permessa in base alla normativa europea: “Un’asimmetria che rischia di affossare il made in Italy, favorendo paradossalmente la concorrenza estera”.
Edizione
GIVE EMOTIONS SRL | C.F. e P.IVA 04385760287 REA PD-385156 | Reg. Tribunale di Padova n. 2516