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Scoperta archeologica
30.04.2025 - 16:35
La conferenza per l'annuncio del ritrovamento
Durante i lavori per la costruzione della nuova sede di Radioterapia dell’Istituto Oncologico Veneto (IOV) a Castelfranco Veneto, sono emerse tracce di un antico insediamento risalente alla tarda età romana. Gli scavi, condotti tra giugno 2024 e gennaio 2025 sotto la supervisione della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio, hanno portato alla luce un villaggio risalente a un periodo compreso tra la fine del IV e il VII secolo d.C., offrendo uno sguardo raro e prezioso su un’epoca storica spesso avvolta nell’ombra.
“Un unicum nel panorama archeologico regionale” lo definisce Vincenzo Tiné, Soprintendente responsabile dell’intervento, che sottolinea l’importanza della scoperta per lo studio dei cosiddetti “secoli oscuri”, tra la caduta dell’Impero romano e le prime invasioni barbariche.
Nonostante la temporanea sospensione del cantiere per consentire le indagini archeologiche, i lavori per il nuovo reparto proseguono spediti. Il cronoprogramma, infatti, resta invariato: entro luglio 2025 la struttura sarà completata, mentre nel trimestre finale dell’anno verranno installate le apparecchiature tecnologiche di ultima generazione. La nuova Radioterapia sarà operativa entro la fine del 2025.
Si tratta di un investimento complessivo pari a 29,6 milioni di euro, interamente finanziato con fondi aziendali IOV. Di questi, oltre 14,5 milioni saranno destinati alle apparecchiature e più di 15 milioni alla costruzione del nuovo edificio, che si estenderà su una superficie lorda di 3.150 metri quadrati.
Il progetto prevede la realizzazione di quattro bunker – due già predisposti per l’uso – che ospiteranno avanzati acceleratori lineari, tra cui un Linac-RM, oltre a una risonanza magnetica da 1,5 tesla e una sala TC. Non mancheranno ambulatori, aree per il personale sanitario e uffici direzionali.
“La nostra città si conferma punto d’incontro tra storia e futuro,” ha dichiarato il sindaco di Castelfranco, Stefano Marcon. “Questa scoperta rafforza le nostre radici culturali, mentre il rispetto dei tempi per l’apertura del nuovo reparto garantisce un servizio sanitario d’eccellenza per il territorio.”
Anche Maria Giuseppina Bonavina, direttrice generale dello IOV, evidenzia l’importanza dell’intervento: “Non si tratta solo di ampliare l’offerta, ma di rafforzare la qualità e l’integrazione dei trattamenti oncologici tra le sedi di Padova, Schiavonia e ora anche Castelfranco.”
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