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Disagi alla mobilità
01.05.2025 - 12:00
Anna Maria Bigon, consigliera regionale del Partito Democratico
Cresce il malcontento ad Alpo, nel Veronese, dove un gruppo di genitori ha avviato una petizione per denunciare i continui disservizi nel trasporto pubblico locale. Al centro della protesta, la gestione delle linee da parte di Atv, giudicata insufficiente per qualità e copertura.
A dar voce all’iniziativa è la consigliera regionale del Partito Democratico, Anna Maria Bigon, che definisce la situazione “emblematica di una mancanza di investimenti strutturali da parte della Regione Veneto”. Secondo Bigon, l’esperienza dei cittadini di Alpo non è un caso isolato, ma il riflesso di un problema più ampio che riguarda molte aree del territorio regionale, specie quelle periferiche.
“Il Veneto – spiega la consigliera – è tra le ultime regioni per risorse destinate al trasporto pubblico, nonostante sia al terzo posto in Italia per numero di passeggeri trasportati. È una contraddizione grave. Per le grandi opere, come la Pedemontana, Zaia e la sua giunta non badano a spese, anche a rischio di dissesto finanziario. Quando invece si tratta di garantire il diritto alla mobilità quotidiana, soprattutto per studenti, pendolari e anziani, le risorse spariscono”.
Bigon rilancia quindi la proposta del Partito Democratico: più fondi per il trasporto pubblico locale, l’introduzione del biglietto unico e la gratuità dei mezzi per i giovani e gli over 80. “Sono misure concrete – conclude – per evitare che situazioni come quella di Alpo continuino a penalizzare chi ogni giorno dipende dai mezzi pubblici per andare a scuola, lavorare o semplicemente vivere”.
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