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Sicurezza in montagna
02.05.2025 - 16:29
Foto della conferenza
Il Soccorso Alpino e Speleologico Veneto potrà contare su risorse maggiori e su un riconoscimento concreto del proprio ruolo centrale nella sicurezza in montagna. La Regione del Veneto ha infatti rinnovato la convenzione triennale con il Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico (CNSAS), portando il budget annuale a 950 mila euro nel 2025 e a 1 milione per ciascuno degli anni successivi, 2026 e 2027. Il totale stanziato raggiunge così i 3 milioni di euro.
Un incremento significativo, rispetto agli 850 mila euro annui precedenti, annunciato dal presidente Luca Zaia che ha definito i 700 volontari del soccorso alpino “un pilastro a sostegno della nostra sanità, del 118 e della Protezione civile”. Solo lo scorso anno, ha ricordato Zaia, gli operatori del CNSAS sono stati impegnati in 1.081 interventi, prestando aiuto a 1.225 persone. “Una realtà che dimostra efficienza e dedizione – ha dichiarato il governatore – e che sarà essenziale anche durante le Olimpiadi invernali di Milano-Cortina 2026”.
Non solo sostegno economico, ma anche maggiore rigore verso i comportamenti irresponsabili in montagna. “Stiamo valutando l’aumento delle quote di contributo alle spese per il soccorso nei casi in cui si affrontano i percorsi senza adeguata preparazione – ha aggiunto Zaia –. Il 40% degli interventi riguarda persone illese, spesso non attrezzate e non assicurate: il 96% degli escursionisti coinvolti non ha alcuna copertura”.
Durante la presentazione ufficiale erano presenti, oltre al presidente Zaia, anche gli assessori regionali Manuela Lanzarin (Sanità), Gianpaolo Bottacin (Protezione civile) e Roberto Marcato (Attività produttive), oltre ai vertici del Soccorso Alpino Veneto con il presidente Giuseppe Zandegiacomo, il vicepresidente Alberto Barbirato e il direttore del Creu, Paolo Rosi.
L’assessore Lanzarin ha sottolineato come l’aumento del budget serva anche a coprire i costi crescenti delle polizze assicurative per i volontari: “Sono veri professionisti nel soccorso e nel trasporto di persone ferite o in difficoltà, in sinergia con il sistema sanitario regionale”.
Bottacin ha infine ricordato come il Soccorso Alpino Veneto rappresenti “un’eccellenza nazionale”, richiamando l’impegno del corpo anche in contesti emergenziali fuori regione, come nel caso della tragedia dell’hotel Rigopiano. Il messaggio, condiviso da tutti i rappresentanti istituzionali, è chiaro: la montagna va affrontata con responsabilità, e chi veglia sulla nostra sicurezza merita il massimo sostegno.
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