Gary Stager porta il futuro della scuola a Padova

Il pedagogista americano sarà ospite del Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione per una lezione pubblica

Adamo Chiesa

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03.05.2025 - 15:00

Gary Stager

Il mondo della scuola incontra l’innovazione a Padova. Lunedì 5 maggio, alle ore 15.00, il Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione dell’Università di Padova ospiterà Gary Stager, educatore e pensatore visionario tra i massimi promotori a livello internazionale dell’apprendimento creativo e pratico. Autore del celebre Invent to Learn, considerato il manifesto del movimento maker in ambito educativo, Stager sarà protagonista di un evento aperto al pubblico presso il Competence Center SMACT in via Tommaseo 59. La giornata sarà articolata in due momenti. Si comincia alle 15.00 con una lezione pubblica dal titolo Il futuro si scrive in codice, rivolta a studenti, insegnanti, educatori e a chiunque sia interessato ai temi della didattica innovativa. A seguire, dalle 16.30 alle 18.00, si terrà un laboratorio pratico pensato per i docenti di ogni ordine e grado, dove Stager guiderà i partecipanti in un’esperienza immersiva tra robotica, making e apprendimento esperienziale. Nessuna competenza tecnica richiesta: bastano curiosità e voglia di sperimentare. Convinto sostenitore del costruzionismo, teoria pedagogica sviluppata da Seymour Papert come evoluzione del costruttivismo di Piaget, Stager promuove un’idea di scuola lontana dalla standardizzazione e centrata sull’ingegno, la libertà creativa e la gioia di imparare. La sua proposta educativa si fonda su elementi concreti: il tinkering, ovvero il gioco sperimentale con materiali e tecnologie; il Project-Based Learning, con progetti lunghi e interdisciplinari; la democratizzazione degli strumenti digitali; e l’uso di robotica, stampa 3D e coding come chiavi per stimolare il pensiero critico e la partecipazione attiva. «Questa iniziativa – spiega Emanuele Menegatti, responsabile del Learning Center AI & Robotics del DEI – rientra nelle azioni di terza missione del nostro dipartimento, con l’obiettivo di favorire il dialogo tra università, scuola e società. Sarà un’occasione imperdibile per vedere in azione un pioniere dell’educazione creativa e per riflettere su una scuola capace di ispirare, coinvolgere e innovare». L’appuntamento con Gary Stager rappresenta dunque un’opportunità unica per chi crede in un’educazione basata sull’esperienza, la tecnologia e la creatività. Un evento che promette di lasciare il segno nel dibattito sul futuro della scuola.

La giornata sarà articolata in due momenti. Si comincia alle 15.00 con una lezione pubblica dal titolo "Il futuro si scrive in codice", rivolta a studenti, insegnanti, educatori e a chiunque sia interessato ai temi della didattica innovativa. A seguire, dalle 16.30 alle 18.00, si terrà un laboratorio pratico pensato per i docenti di ogni ordine e grado, dove Stager guiderà i partecipanti in un’esperienza immersiva tra robotica, making e apprendimento esperienziale. Nessuna competenza tecnica richiesta: bastano curiosità e voglia di sperimentare.

Convinto sostenitore del costruzionismo, teoria pedagogica sviluppata da Seymour Papert come evoluzione del costruttivismo di Piaget, Stager promuove un’idea di scuola lontana dalla standardizzazione e centrata sull’ingegno, la libertà creativa e la gioia di imparare. La sua proposta educativa si fonda su elementi concreti: il tinkering, ovvero il gioco sperimentale con materiali e tecnologie; il Project-Based Learning, con progetti lunghi e interdisciplinari; la democratizzazione degli strumenti digitali; e l’uso di robotica, stampa 3D e coding come chiavi per stimolare il pensiero critico e la partecipazione attiva.

«Questa iniziativa – spiega Emanuele Menegatti, responsabile del Learning Center AI & Robotics del DEI – rientra nelle azioni di terza missione del nostro dipartimento, con l’obiettivo di favorire il dialogo tra università, scuola e società. Sarà un’occasione imperdibile per vedere in azione un pioniere dell’educazione creativa e per riflettere su una scuola capace di ispirare, coinvolgere e innovare».

L’appuntamento con Gary Stager rappresenta dunque un’opportunità unica per chi crede in un’educazione basata sull’esperienza, la tecnologia e la creatività. Un evento che promette di lasciare il segno nel dibattito sul futuro della scuola.