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Celebrazioni antifasciste

A Verona arriva una targa per il “Corriere del Mattino”

Un tributo alla storica testata antifascista soppressa dal regime nel 1926

foto della cerimonia

foto della cerimonia

Una targa per ricordare il “Corriere del Mattino”, ultima voce libera della Verona degli anni Venti, chiusa a forza dal regime fascista nel 1926. È il tributo che l’Amministrazione comunale, insieme ad Assostampa Verona e all’Istituto veronese per la storia della Resistenza e dell’età contemporanea (IVrR), ha voluto dedicare al giornale diretto da Giovanni Uberti, figura centrale dell’antifascismo veronese e sindaco della città nel dopoguerra. La cerimonia si è svolta il 3 maggio in piazzetta San Pietro Incarnario, nel luogo in cui sorgeva la tipografia del quotidiano, oggi sede di un consultorio familiare.

La data scelta non è casuale: il 3 maggio è la Giornata mondiale della libertà di stampa, promossa dalle Nazioni Unite. Un’occasione simbolica che si intreccia con le celebrazioni dell’Ottantesimo anniversario della Liberazione, a cui è dedicato un ampio calendario di eventi cittadini.

Jacopo Buffolo, assessore alla Memoria storica, ha aperto la cerimonia sottolineando l'importanza della libertà di stampa come fondamento della democrazia: «Giovanni Uberti pagò con il confino la sua coerenza antifascista. Oggi come allora, dobbiamo vigilare contro le derive che limitano il diritto di informare e di dissentire». Ha poi citato Piero Calamandrei: «La libertà è come l’aria: ci si accorge di quanto vale solo quando comincia a mancare».

Alla scopertura della lapide erano presenti anche Alberto Mazzurana, consigliere provinciale, e Angiola Petronio, presidente di Assostampa Verona. Quest’ultima ha ricordato come la targa rappresenti non solo un omaggio alla memoria, ma anche un monito attuale: «Oggi il giornalismo italiano affronta sfide durissime: dalle leggi bavaglio al precariato dilagante. La libertà d’informazione va difesa ogni giorno».

A seguire, nella Sala Arazzi di Palazzo Barbieri – dove Uberti fu “il sindaco dei poveri” tra il 1951 e il 1956 – si è tenuto un incontro pubblico promosso da Assostampa, IVrR e ANPI Verona. I giornalisti Giuseppe Anti e Paolo Biondani hanno discusso di libertà di stampa tra passato e presente. Anti ha rievocato la lunga offensiva fascista contro il “Corriere del Mattino”, con sequestri, devastazioni e censure che culminarono nella chiusura del giornale nel 1926. Biondani ha posto l’accento sulle odierne minacce alla professione: «La stampa è sotto attacco, tra querele temerarie e condizioni economiche sempre più insostenibili».

Durante l’evento è stato presentato il volume Im(pop)olare. Giovanni Uberti e il “Corriere del Mattino”, scritto da Giuseppe Anti per Cierre Edizioni, e da oggi disponibile in libreria. Un approfondimento storico che si affianca a un altro importante annuncio: l’Archivio storico della Curia diocesana di Verona ha avviato la digitalizzazione delle annate 1916-1925 del giornale, rendendo consultabile online l’unica raccolta completa esistente.

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