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Tecnologia e salute
05.05.2025 - 17:00
Le tecnologie riabilitative del Ca' Foncello
Un salto di qualità nella riabilitazione dei pazienti complessi arriva dal Ca’ Foncello di Treviso, dove l’Ulss 2 ha introdotto tre tecnologie innovative: Smart Gravity 3D, Digital Wall e Homing. Si tratta di dispositivi all’avanguardia, che non solo migliorano la qualità delle cure, ma impongono una trasformazione profonda nei percorsi terapeutici e nel modo stesso di concepire l’assistenza sanitaria.
La più innovativa tra le apparecchiature, Smart Gravity 3D, è una prima assoluta nel sistema sanitario pubblico italiano: consente a pazienti con gravi difficoltà motorie di iniziare precocemente il percorso riabilitativo, in piena sicurezza, grazie a un sistema intelligente di sospensione attiva. Insieme alla parete interattiva Digital Wall e al sistema domiciliare Homing, queste tecnologie aprono nuove strade nella presa in carico delle persone con fragilità neurologiche, motorie o reduci da interventi chirurgici.
«Non è solo un aggiornamento tecnologico, ma un cambiamento culturale e organizzativo – ha spiegato il direttore del Dipartimento di Riabilitazione, Marco Gugelmetto –. Parliamo di strumenti che affiancano l’operatore sanitario, lo supportano, e restituiscono fiducia al paziente». Al suo fianco, durante la presentazione ufficiale, anche il direttore generale Francesco Benazzi e il direttore sanitario Stefano Formentini.
Benazzi ha sottolineato come «la tecnologia non sostituisce l’intervento umano, ma lo potenzia. Questo investimento si inserisce in una strategia più ampia per una sanità pubblica più inclusiva e personalizzata». Formentini ha rimarcato il ruolo dell’ospedale trevigiano come hub riabilitativo di riferimento per tutta la Marca e le province limitrofe.
I primi dati clinici sono incoraggianti: i pazienti seguiti con Smart Gravity e Digital Wall mostrano miglioramenti significativi nella sicurezza del movimento e nell’autonomia funzionale, oltre a un forte coinvolgimento motivazionale. Con Homing, invece, è stata portata la riabilitazione direttamente nelle case: nei primi mesi del 2025 sono già 14 i pazienti che hanno completato il percorso domiciliare, con buoni risultati in termini di aderenza e autonomia.
Le apparecchiature sono rivolte a pazienti con esiti neurologici, degenze prolungate o fragilità motorie complesse. Tra i benefici attesi: avvio più precoce della riabilitazione, personalizzazione degli esercizi, maggiore sicurezza e monitoraggio continuo dei progressi.
Nel 2024, l’attività della Medicina Fisica e Riabilitativa al Ca’ Foncello ha visto un’impennata: circa 6.800 prime visite fisiatriche (+2.000 rispetto al 2023), oltre 24.000 trattamenti riabilitativi e quasi 7.000 domiciliari. Le consulenze ospedaliere sono cresciute da 670 nel 2019 a 1.800 nel 2024, mentre i trattamenti per degenti sono triplicati.
Una crescita che conferma l’impegno dell’Ulss 2 nel rafforzare un modello sanitario capace di integrare tecnologia, competenza e attenzione alla persona.
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