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Asma grave, Ca' Foncello: due settimane di consulenze per pazienti veneti

L’Unità di Pneumologia di Treviso aderisce alla campagna nazionale offrendo check-up gratuiti per chi soffre di forme gravi e non controllate

Asma grave, visite gratuite al Ca' Foncello: due settimane di consulenze per pazienti veneti

Foto di repertorio

In occasione della Giornata Mondiale dell’Asma, l’Unità Operativa Complessa di Pneumologia dell’ospedale Ca’ Foncello si mette al servizio dei cittadini con un’iniziativa concreta: consulenze specialistiche gratuite per i pazienti veneti affetti da asma grave non controllato.

Le visite, inserite nella nona edizione del progetto nazionale di sensibilizzazione e prevenzione, si terranno dal 12 al 16 maggio e dal 26 al 30 maggio, ma sarà necessario prenotare attraverso il numero verde 800 628 989. Il Ca’ Foncello è l’unico centro aderente in Veneto all’iniziativa, che punta a individuare tempestivamente le forme più complesse della malattia e migliorare la gestione terapeutica.

Una malattia diffusa ma spesso sottovalutata

Con oltre 300 milioni di persone colpite nel mondo, l’asma è una delle patologie croniche respiratorie più diffuse. Tuttavia, circa il 7% dei pazienti soffre di una forma grave, spesso difficile da controllare con le terapie convenzionali e che può comportare un pesante ricorso a steroidi sistemici a lungo termine.

"Nonostante i progressi terapeutici – spiega la dottoressa Micaela Romagnoli, direttrice della Pneumologia di Treviso – persistono difficoltà legate a diagnosi tardive, trattamenti non adeguati e scarsa aderenza terapeutica, che incidono negativamente sulla vita quotidiana dei pazienti".

Verso una medicina su misura

Grazie all’introduzione dei farmaci biologici, oggi è possibile modulare le cure con maggiore precisione, ma per Romagnoli serve un cambio di paradigma: "L’approccio deve essere personalizzato. La terapia dell’asma non si può ridurre a un protocollo standard: ogni paziente ha caratteristiche uniche, e va trattato con una medicina ‘di precisione’, capace di adattarsi al singolo caso".

L’iniziativa vuole anche rafforzare la consapevolezza e il coinvolgimento attivo del paziente, considerato elemento chiave nel successo del percorso terapeutico. "Il nostro impegno – conclude la direttrice – è quotidiano: aiutare i pazienti a ritrovare una vita libera dai limiti imposti dalla malattia, e costruire una rete efficace tra centri specialistici sul territorio".

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