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Prevenzione al crimine
06.05.2025 - 13:13
Foto di repertorio
Dopo quattro mesi di intensa attività di controllo, Padova archivia ufficialmente la sua prima "zona rossa", istituita nei pressi dello scalo ferroviario per contrastare degrado e microcriminalità. La decisione è stata presa oggi, 6 maggio, durante una riunione in Prefettura alla presenza del prefetto Giuseppe Forlenza, affiancato dai vertici di Polizia, Carabinieri e Guardia di Finanza.
L’area coinvolta – un quadrilatero tra via D’Avanzo, via Trieste, via Gozzi, via Goldoni e via Codalunga – era stata posta sotto monitoraggio rafforzato dal febbraio scorso, su impulso del Ministero dell’Interno. In questi 120 giorni di attività sono state identificate 13.227 persone, con una media di circa 220 controlli al giorno. Sono stati notificati 41 ordini di allontanamento per violazione dell’ordinanza prefettizia.
Nel dettaglio, i provvedimenti più rilevanti hanno riguardato 15 soggetti con precedenti per spaccio di droga, 7 per reati contro la persona, 8 per reati contro il patrimonio e 8 per varie altre violazioni penali.
L’operazione, seppur supportata da una parte della cittadinanza come misura necessaria di sicurezza, ha suscitato anche critiche da ambienti civici e politici che ne hanno contestato l’impatto sul diritto alla libera circolazione e sull’immagine della città.
Ad ogni modo, per le autorità, il bilancio è positivo. “Abbiamo restituito un senso di sicurezza a un’area nevralgica della città”, è il commento emerso a margine dell’incontro istituzionale.
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