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Biennale 2025

Biennale di Architettura: 60 ore all'inaugurazione

Questa edizione della Biennale di Venezia esplora il rapporto tra natura, intelligenza artificiale e collettività

Il Governatore Luca Zaia

Il Governatore Luca Zaia

Mancano ufficialmente 60 ore all'inaugurazione della 19ª Biennale di Architettura di Venezia, uno degli appuntamenti culturali più importanti e attesi a livello mondiale. La mostra aprirà le sue porte alle 11 del mattino di sabato 10 maggio. L’edizione di quest’anno, intitolata “Intelligens. Natural. Artificial. Collective”, si preannuncia come un grande laboratorio internazionale dove il pensiero architettonico si confronta con i temi cruciali del nostro tempo: l’ambiente, il cambiamento climatico, l’innovazione tecnologica e la coesione sociale.

A salutare con entusiasmo l’imminente apertura è il Presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, che ha definito la Biennale “una finestra sul presente e uno strumento indispensabile per decifrare il nostro domani”. Un evento che, nelle parole del governatore, rappresenta motivo di “orgoglio per il Veneto e per l’Italia” e una straordinaria occasione di visibilità e crescita culturale.

“La Biennale – ha sottolineato Zaia – è un’eccellenza assoluta, simbolo della capacità italiana e veneta di parlare al mondo attraverso l’arte e la progettazione del futuro”. E in un periodo storico in cui l’architettura è chiamata a rispondere con urgenza alle sfide ambientali e sociali, la Mostra diventa “una piattaforma fondamentale per esplorare soluzioni sostenibili e creative”.

Tra le novità dell’edizione 2025, un importante potenziamento delle infrastrutture digitali, che offrirà nuovi modi di fruire contenuti e installazioni, trasformando Venezia in un vero e proprio “laboratorio vivente” dell’innovazione architettonica.

Zaia ha infine rivolto un sentito ringraziamento alla Fondazione La Biennale di Venezia, al presidente Pietrangelo Buttafuoco, al curatore Carlo Ratti e a tutti coloro che rendono possibile quello che ha definito “un miracolo culturale”. La Biennale, ha concluso, “non è solo un evento: è un’eredità viva, che ci parla del nostro presente e ci spinge a immaginare un futuro più consapevole e bello”.

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