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Economia regionale
09.05.2025 - 16:40
Matteo Ribon, segretario regionale della CNA del Veneto
In un momento di forti tensioni economiche e trasformazioni globali, l’artigianato veneto si ritrova a navigare acque sempre più agitate. A fare il punto sulla situazione è Matteo Ribon, segretario regionale della CNA del Veneto, intervenuto ai microfoni della trasmissione “Buongiorno Veneto” su Veneto24. Durante l’intervista, Ribon ha illustrato le principali criticità che investono il tessuto produttivo locale, sottolineando la necessità di misure concrete e un dialogo interistituzionale più efficace.
Il primo tema affrontato è stato quello politico, con riferimento alla sentenza del Consiglio di Stato che ha confermato le elezioni amministrative regionali per l’autunno. «Una decisione attesa – ha commentato Ribon – che ora ci consente di ragionare con maggiore chiarezza sulle proposte per il futuro della nostra regione». Un futuro, secondo il segretario CNA, che deve poggiare sulle piccole e medie imprese, vero motore economico del Veneto.
Il quadro economico, però, appare tutt’altro che rassicurante. I dati relativi al primo trimestre del 2025 mostrano un rallentamento dell’export e un indebolimento di comparti cruciali come la moda e l’automotive. A preoccupare è soprattutto l’instabilità dei mercati internazionali, aggravata da dazi, conflitti e incertezze geopolitiche. «La tenuta delle filiere produttive è messa alla prova – ha osservato Ribon – e la capacità di adattamento diventa un elemento strategico».
Uno dei fronti più delicati riguarda proprio il conflitto tra India e Pakistan. «L’India è un partner chiave per il Veneto, soprattutto sul fronte tecnologico, ma l’attuale tensione complica ogni ipotesi di sviluppo stabile», ha spiegato. Malgrado le difficoltà, Ribon invita a non perdere di vista il potenziale di questo Paese, a patto che si creino condizioni di maggiore sicurezza commerciale.
Le difficoltà non si fermano alla sfera internazionale. Anche sul fronte interno, le imprese devono fronteggiare inflazione crescente e consumi in calo. «Artigiani e piccoli imprenditori fanno i conti ogni giorno con costi energetici insostenibili», ha aggiunto, sottolineando come nonostante gli sforzi per l’autosufficienza, gas e bollette continuino a rappresentare un peso strutturale.
Le critiche non mancano nemmeno nei confronti del governo Meloni e della gestione del PNRR. «Molti fondi sono finiti in opere pubbliche, ma il sostegno diretto al mondo produttivo è ancora debole», ha dichiarato Ribon, auspicando investimenti più mirati e una burocrazia meno opprimente.
In chiusura, il segretario della CNA del Veneto ha lanciato un appello per una maggiore cooperazione internazionale, con un riferimento implicito anche alla politica estera degli Stati Uniti. «Serve un nuovo approccio, che metta al centro il dialogo e non l’isolamento», ha concluso.
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