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Furti a Belluno, cresce la preoccupazione per l’illuminazione pubblica spenta

Commercianti e cittadini chiedono il ripristino della luce notturna dopo una serie di furti in città

Furti a Belluno, cresce la preoccupazione per l’illuminazione pubblica spenta

Foto di repertorio

La crescente preoccupazione per la sicurezza dei cittadini e delle attività commerciali di Belluno, alimentata da recenti episodi di furto, sta riaccendendo il dibattito sull’illuminazione pubblica spenta nelle ore notturne. In particolare, il movimento politico SiAmo Belluno torna a sollecitare l’amministrazione comunale per una rapida riaccensione delle luci, dopo che alcuni commercianti hanno denunciato furti, di cui due riusciti, in zone popolari della città come Via Feltre e Cavarzano.

L’iniziativa di SiAmo Belluno si è intensificata in seguito a ben tre episodi in dieci notti, che hanno visto nel buio della città uno dei fattori principali che ha agevolato l’azione dei ladri. A confermare questa tesi sono stati gli stessi commercianti, che hanno fatto presente come l’assenza di luce renda la zona più vulnerabile a questo tipo di crimini.

La richiesta di risposte riguarda non solo l’urgenza di un intervento immediato, ma anche la tempistica di attuazione di un progetto già annunciato dal Comune. L’assessore al bilancio e vice sindaco Paolo Gamba, durante l’ultimo Consiglio Comunale, aveva comunicato la firma di un accordo con Edison per la riqualificazione dell’impianto di illuminazione pubblica, ma la situazione appare ancora in stallo: l’accordo, infatti, non è stato ufficialmente siglato e i lavori, salvo slittamenti, non inizieranno prima della fine dell’estate, con una previsione di completamento per il 2026.

Il gruppo SiAmo Belluno ha espresso preoccupazione per i lunghi tempi di attesa, che vedranno ancora una volta la città senza illuminazione adeguata durante i mesi più critici dell’anno. "Non chiediamo un'illuminazione totale, ma una gestione più mirata, che tenga conto delle esigenze reali di sicurezza dei cittadini," sottolineano dal movimento.

Inoltre, l’associazione rileva con disappunto che, nonostante l'aumento della tassazione e il taglio di alcuni servizi, come l'illuminazione pubblica, il Comune dispone ancora di un avanzo libero di circa 4 milioni di euro, ma non sembrerebbe intenzionato a destinarne una parte per il ripristino della luce notturna.

Diverse attività commerciali hanno anche espresso preoccupazione riguardo alla sicurezza, preannunciando che il buio possa diventare un terreno fertile per nuove incursioni. 

SiAmo Belluno rinnova quindi l’appello per una revisione del sistema di spegnimento, con una discussione del tema in Consiglio Comunale che, secondo il regolamento, dovrebbe avvenire entro agosto, a meno che l’amministrazione non decida diversamente.

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