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Verso URC 2025
12.05.2025 - 21:30
Ciambetti in vista della Conferenza per la Ricostruzione dell'Ucraina
Nella suggestiva cornice scaligera si è tenuto oggi il forum “On the road to URC 2025”, evento cruciale nel percorso di avvicinamento alla Conferenza per la Ricostruzione dell’Ucraina (URC2025), in programma a Roma il 10 e 11 luglio. Organizzato congiuntamente da Italia e Ucraina, l’incontro ha rappresentato un momento di dialogo strategico per rafforzare il ruolo delle autonomie locali nel processo di ricostruzione post-bellica del paese.
Temi chiave dell’evento: resilienza urbana, sostenibilità ambientale, trasparenza amministrativa, rigenerazione economica e identità culturale. Ma anche il ruolo centrale delle città, delle regioni e dei partenariati internazionali nel costruire una nuova Ucraina, più verde, inclusiva e democratica.
Tra gli interventi più significativi, quello del Presidente del Consiglio regionale del Veneto, Roberto Ciambetti, che ha preso parte alla sessione dedicata alla ricostruzione sostenibile. “Ricostruire non è solo riparare ciò che è andato distrutto – ha affermato – ma cogliere una tragica opportunità per modernizzare in profondità un Paese. L’Ucraina può diventare laboratorio vivente per dare concretezza agli obiettivi dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite, in particolare il numero 11, dedicato a città e insediamenti inclusivi e sostenibili”.
Ciambetti ha ricordato il valore della Venice Declaration, documento promosso in collaborazione con ONU e IFFD, che contiene dieci linee guida per una ricostruzione centrata sui bisogni delle famiglie e dei soggetti più fragili. “Un modello replicabile anche in Ucraina – ha sottolineato – dove i veri protagonisti devono essere i cittadini stessi, non solo beneficiari ma attori della trasformazione”.
Nel corso del suo intervento, il Presidente ha evidenziato anche esperienze virtuose nate in Veneto, come i gemellaggi tra Venezia e Odessa, Vicenza e Zhytomyr, Zero Branco e Ivano-Frankove, e l’approccio del “Balkanet”, rete di cooperazione economica lanciata negli anni ’90 e recentemente rilanciata per favorire i rapporti commerciali con l’Est Europa. “Queste esperienze – ha detto – dimostrano che è possibile attivare sinergie concrete tra territori”.
L’attenzione si è poi spostata sulle strategie ambientali. Dodici città ucraine, tra cui Kiev e Kharkiv, hanno già aderito all’iniziativa SUN4Ukraine dell’UE, integrando gli obiettivi del Green Deal europeo nei propri piani di ricostruzione. “È il momento di creare città intelligenti, verdi, libere dal traffico, pensate per rispondere ai bisogni delle famiglie. Questo è il significato profondo del ‘build back better’”.
Ciambetti ha concluso sottolineando la sfida globale rappresentata dalla ricostruzione dell’Ucraina: “Non è solo una questione nazionale, ma europea. Serve una governance internazionale trasparente, sostenuta da investimenti strutturali e riforme ambiziose. Il percorso sarà difficile, ma è l’unica via per costruire un’Ucraina resiliente, giusta, democratica e pienamente europea”.
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