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La musica veneta conquista l’Irlanda: un premio al musicista Riccardo Vianello per la promozione della cultura regionale

Consegnato al fondatore del gruppo Truma il riconoscimento per la promozione della lingua veneta e delle tradizioni lagunari oltre i confini italiani

Il consigliere regionale Marco Dolfin

Il consigliere regionale Marco Dolfin

È un ponte musicale quello costruito tra la laguna veneta e le verdi terre d’Irlanda, dove la voce e la chitarra di Riccardo Vianello, frontman e fondatore del gruppo folk Truma, hanno fatto vibrare le corde dell’identità e della memoria. Per questo impegno culturale e musicale, il Consiglio regionale del Veneto ha consegnato a Vianello un riconoscimento ufficiale per la valorizzazione della lingua veneta e delle tradizioni chioggiotte all’estero.

A conferirlo, il consigliere regionale Marco Dolfin (Lega – Liga Veneta) e il presidente del Consiglio regionale Roberto Ciambetti, che hanno sottolineato il valore simbolico dell’iniziativa: “La forza della musica – ha affermato Dolfin – supera confini e barriere. Parte da Chioggia e arriva al cuore dell’Irlanda, portando con sé la voce di una comunità viva e fiera delle sue radici”.

Nato nel 2010, il progetto Truma si propone di raccontare, in lingua veneta, la cultura, i mestieri e le leggende della laguna, con un focus particolare sulla realtà chioggiotta. Dopo la pubblicazione del primo CD nel 2016, il gruppo ha partecipato a numerosi eventi in Italia e all’estero, intrecciando collaborazioni significative con artisti del calibro di Mark Geary, Vini Lopez e Glen Hansard. Proprio con Geary è nata un’intensa collaborazione artistica che ha portato il gruppo a esibirsi più volte in Irlanda, fino alla recente celebrazione musicale del marzo 2025 al Whelan’s di Dublino, storico tempio del folk internazionale.

Truma – ha spiegato Ciambetti – è una parola che descrive il terreno su cui poggiano le fondamenta delle città lagunari. Un simbolo perfetto per chi, come Riccardo Vianello, ha saputo fondare la propria arte sull’identità locale, rendendola ponte tra culture”. Le tournée in Irlanda sono state seguite e documentate anche da Radio Dublino, a testimonianza dell’interesse e della risonanza internazionale del progetto.

“La musica folk irlandese e quella veneta – ha concluso Dolfin – si somigliano più di quanto si creda: entrambe raccontano il mare, la speranza e la resilienza di popoli legati alla propria terra. In tempi di globalizzazione, progetti come questo rappresentano un atto d’amore verso le proprie origini e una difesa concreta delle lingue e tradizioni locali”.

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