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Prevenzione alle malattie sessuali
14.05.2025 - 09:45
Foto di repertorio
L’Hiv continua a rappresentare una sfida importante per la sanità pubblica, anche se la sua diffusione sembra essere più contenuta rispetto ai decenni passati. Tuttavia, i dati degli ultimi anni sono preoccupanti: circa il 60% delle diagnosi di infezione da Hiv vengono effettuate quando la malattia è già in fase avanzata o si è manifestata in forma conclamata di Aids. Un “sommerso” che riguarda circa 9.000 persone in Italia e che richiede una risposta urgente in termini di prevenzione e diagnosi precoce.
Secondo il Centro operativo Aids (Coa) dell’Istituto Superiore di Sanità, nel 2024 sono circa 140.000 le persone infette da Hiv in Italia, con un tasso di prevalenza dello 0,2% per ogni 100 residenti. Un dato che continua a crescere, come evidenziato anche dal Veneto, dove nel 2023 si è registrato un incremento del 9% rispetto all’anno precedente, con 163 nuovi casi (contro i 150 del 2022). Un altro dato allarmante è che il 76% dei nuovi casi ha riguardato uomini. A conferma della tendenza, l’UOC di Malattie Infettive dell’Azienda Ospedale Università di Padova ha diagnosticato, solo nei primi 11 mesi del 2024, ben 49 nuovi casi.
In questo contesto, Padova si conferma un punto di riferimento nella lotta contro l’Hiv e l’Aids. Dal 21 al 23 maggio, il Centro congressi Icar ospiterà la 17esima edizione dell’Italian Conference on Aids and Antiviral Research (Icar), il più importante convegno nazionale sull’Hiv. L’obiettivo della conferenza è fare il punto della situazione e promuovere soluzioni per migliorare la prevenzione, la diagnosi e il trattamento di questa infezione.
Durante l’evento, oltre 1.200 esperti tra medici, ricercatori, infermieri e operatori sociali discuteranno dei progressi scientifici, della terapia antiretrovirale che consente alle persone con Hiv di vivere una vita simile a quella della popolazione generale, e delle nuove strategie per combattere le comorbidità associate all'infezione. Tra i temi centrali, anche l’importanza della diagnosi precoce: «Servono test per identificare e trattare rapidamente le persone infette» affermano gli specialisti, sottolineando che una regolare assunzione di terapia può sopprimere la viremia e impedire la trasmissione del virus.
La conferenza non si limita agli addetti ai lavori. Per sensibilizzare la cittadinanza, il 21 maggio dalle 18.30 alle 24, e il 22 e 23 maggio dalle 18.30 alle 23, saranno effettuati test gratuiti e anonimi per Hiv, epatite B e C, e sifilide sul lungargine del Piovego. Un'iniziativa volta a sensibilizzare e informare la popolazione, sottolineando l'importanza dei test come strumento fondamentale nella lotta contro la diffusione di infezioni sessualmente trasmissibili.
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