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Calcio serie B

Matteo Andreoletti, il Mister dei Record

“Il Padova, una squadra irripetibile. Questa promozione è di tutti”

Mister Andreoletti intervistato da Claudio Campagnolo

Mister Andreoletti intervistato da Claudio Campagnolo

Educazione, lavoro e passione: sono queste le tre parole che descrivono meglio Matteo Andreoletti, l’allenatore del Calcio Padova artefice della storica promozione in Serie B. Intervenuto ai microfoni di Drive Time su Veneto24, il tecnico bergamasco si è raccontato senza filtri, rivivendo una stagione emozionante, combattuta fino all’ultimo minuto contro un avversario di rango come il Vicenza, ma anche esaltante, culminata con l’abbraccio del pubblico biancoscudato sul campo di Lumezzane.

È stata un’emozione incredibile. L’abbraccio dei tifosi a Lumezzane me lo porterò dietro per tutta la vita. Dopo un anno così intenso, fatto di sacrifici e vittorie, è stato il momento più ripagante”, racconta Andreoletti. Alla sua prima promozione da tecnico, l’allenatore trentaseienne ha guidato una squadra solida, unita e consapevole delle proprie capacità: “Non so se mi capiterà ancora di allenare un gruppo come questo. Non solo calciatori forti, ma uomini straordinari.”

Nonostante la giovane età, Andreoletti non è certo un novizio: “Alleno da dieci anni, sette dei quali in Serie B. Questo era il mio terzo campionato in Serie C, e sinceramente pensavo di poter vincere prima. Ma non mi aspettavo fosse così difficile.” Una difficoltà aumentata dalla concorrenza agguerrita del Vicenza, che per qualche giornata aveva persino operato un sorpasso in vetta: “È stato un contraccolpo psicologico importante. Dopo 33 giornate al primo posto, vederci superati è stato un duro colpo. Ma la risposta dei ragazzi il giorno dopo, durante l’allenamento, è stata la scintilla che mi ha fatto capire che ce l’avremmo fatta.”

L’episodio chiave? “La reazione dopo la partita con l’Atalanta. Una squadra normale si sarebbe sciolta. Noi no. Per me è lì che abbiamo vinto il campionato.”

Oltre al gruppo, Andreoletti ha saputo valorizzare individualità come Mattia Bortolussi, tornato a livelli da capocannoniere: “Mi ha sorpreso per la disponibilità verso i compagni. Non è solo un bomber, ma un uomo squadra. Ha sempre messo il collettivo al primo posto.”

Sul futuro, il mister getta acqua sul fuoco dei rumors di mercato: “Capisco le paure dei tifosi, ma ho ancora un anno di contratto. E Padova è una piazza importante. C’è la volontà di proseguire questo percorso insieme.”

Il prossimo obiettivo? La Supercoppa: “Sarebbe il coronamento perfetto di questa stagione. Un trofeo in più da mettere nella bacheca, lo vogliamo con tutte le nostre forze.”

Con uno stile sobrio e diretto, Andreoletti ha conquistato non solo il campo, ma anche l’ambiente, la stampa e il cuore dei tifosi. Un gesto su tutti, ricordato anche in apertura dell’intervista, lo riassume: “Alla mia prima conferenza a Padova, strinsi la mano a tutti i giornalisti presenti. Non per piaggeria, ma per rispetto. L’informazione onesta va coinvolta, non tenuta a distanza.”

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