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Cambio al vertice

L’Università di Verona avrà la sua prima rettrice donna

Dopo il ritiro di Riccardo Panattoni, la corsa al rettorato vede protagoniste due candidate: Roberta Facchinetti e Chiara Leardini

Roberta facchinetti (Sx) e Chiara Leardini (Dx)

Roberta facchinetti (Sx) e Chiara Leardini (Dx)

Per la prima volta dalla sua fondazione, l’Università di Verona si prepara ad accogliere una donna alla guida dell’ateneo. A renderlo certo è il ritiro dalla competizione di Riccardo Panattoni, professore ordinario di Filosofia morale e figura di spicco nella governance universitaria in qualità di referente della Consulta dei direttori e delle direttrici di dipartimento.

La sfida per il rettorato per il sessennio 2025-2031 sarà dunque tutta al femminile, con due candidate in corsa: Roberta Facchinetti, professoressa ordinaria di Lingua e linguistica inglese e direttrice del dipartimento di Lingue e letterature straniere, e Chiara Leardini, professoressa ordinaria di Economia aziendale e attuale direttrice del dipartimento di Management.

Leardini parte da una posizione di vantaggio, avendo ottenuto il maggior numero di preferenze nella prima tornata elettorale, con 343 voti. Tuttavia, per essere eletta alla seconda votazione, prevista per giovedì 16 maggio, sarà necessario ottenere la maggioranza qualificata dei due terzi dei votanti.

Se anche questa tornata non dovesse produrre una vincitrice, l’elezione si sposterà a martedì 20 maggio, giorno in cui basterà la maggioranza assoluta per decretare la nuova guida dell’ateneo.

Chiunque risulterà eletta resterà in carica per un unico mandato di sei anni, senza possibilità di rinnovo. Un passaggio epocale per l’Università di Verona, che si appresta ad affidare per la prima volta la propria leadership accademica a una donna.

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