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Allarme debiti
16.05.2025 - 12:30
Immagine di repertorio
A due anni dallo shock inflazionistico che ha messo in ginocchio i bilanci delle famiglie italiane, nel Veneziano si registra una vera e propria emergenza debiti. Secondo i dati dell’osservatorio MisterCredit del Crif, quasi 6 veneziani su 10 risultano oggi titolari di almeno un finanziamento: mutui, prestiti personali o finalizzati. Circa 430 mila persone hanno un rapporto in essere con banche o finanziarie, con un debito medio pro capite che sfiora i 41 mila euro e rate mensili da oltre 300 euro.
Il colpo di grazia, raccontano gli esperti, è arrivato con l’impennata dei prezzi nel 2022, che ha fatto lievitare il costo della vita e messo a dura prova i bilanci domestici. Da allora, migliaia di famiglie non riescono più a far fronte agli impegni presi, e il fenomeno ha assunto dimensioni tali da far impennare le richieste d’aiuto all’Adico (Associazione Difesa Consumatori): +18% già nel 2022, un trend in costante crescita anche nei due anni successivi.
La situazione più drammatica riguarda i mutui per la prima casa. Secondo Carlo Garofolini, presidente dell’Adico, “riceviamo ogni settimana segnalazioni di persone che hanno saltato 8, 10 o più rate. Dopo un certo punto, la banca invia un ultimatum: o si trova un accordo, o si rischia l’esecuzione e la perdita dell’abitazione”.
L’associazione, grazie al proprio ufficio legale, cerca soluzioni stragiudiziali, come la rinegoziazione del piano di rimborso o, nei casi più estremi, la vendita volontaria dell’immobile, che consente al debitore di evitare l’asta e recuperare parte del valore.
Ma non sono solo i grandi debiti a mandare in crisi i veneziani. Numerose le segnalazioni anche per prestiti personali o finalizzati tra i 10 e i 30 mila euro. “Molti si sono indebitati per comprare un’auto, rifare il bagno o pagare cure mediche — spiega Garofolini —. Qui spesso si riesce a trattare un accordo a saldo e stralcio, soprattutto quando il debitore non ha beni aggredibili: in questi casi la riduzione può superare anche il 70% del debito iniziale”.
Un’altra area calda è quella delle cartelle esattoriali dell’Agenzia delle Entrate: bolli auto, Irpef non versata, contributi Inps arretrati. L’obiettivo di Adico è accompagnare i cittadini verso piani di rateizzazione lunghi, fino a 120 rate in dieci anni nei casi più gravi.
La fotografia scattata da Adico e confermata dai numeri ufficiali racconta una sofferenza diffusa e trasversale, che non riguarda più solo le fasce più fragili della popolazione. “A chiedere aiuto sono anche professionisti, famiglie monoreddito, piccoli imprenditori: persone che fino a pochi anni fa riuscivano a onorare i propri impegni – conclude Garofolini –. Ora, invece, non riescono più a reggere il peso di un sistema che si è fatto insostenibile”.
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