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La lettera ritrovata
17.05.2025 - 13:35
Foto di repertorio
Un documento storico di grande valore affettivo e culturale è tornato nella sua sede originaria. Si tratta di una lettera manoscritta risalente al 1930, appartenente all’Archivio Storico della Comunità Ebraica di Padova, restituita ufficialmente il 15 maggio 2025 dai Carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale (TPC) di Udine.
Il documento, redatto nell’ambito della corrispondenza ufficiale tra la Comunità Israelitica di Gorizia e quella padovana, reca in calce la firma di Jacob Morpurgo, figura di spicco dell’ebraismo isontino. La lettera fu inviata in occasione della morte del Pastore di Padova, a testimonianza del forte legame tra le due comunità.
Il manoscritto era apparso online nel 2023, messo in vendita su una nota piattaforma e-commerce da una cittadina friulana, appassionata di antiquariato e libri rari. Proprio il costante monitoraggio del web condotto dai militari del TPC ha permesso di intercettarne la presenza in rete e di avviare un’indagine, con il supporto delle Soprintendenze Archivistiche del Veneto, del Trentino Alto Adige e del Friuli Venezia Giulia.
Grazie alla collaborazione con la Procura della Repubblica di Udine, si è potuto procedere al sequestro del documento, impedendone l’ulteriore dispersione e garantendo il suo ritorno alla legittima proprietà. L’indagine ha permesso di appurare che il manoscritto, corredato di timbro in ceralacca con la Stella di David e registrato con numero di protocollo, era illecitamente uscito dall’archivio storico in circostanze non ancora chiarite.
La posizione della venditrice è stata successivamente archiviata, in quanto è stata riconosciuta la buona fede: la donna non era a conoscenza dell’origine illecita del documento.
Per la Comunità Ebraica di Padova, una delle più antiche d’Italia – documentata fin dal XIV secolo e fondatrice della prima scuola rabbinica moderna nel 1829 – si tratta non solo del recupero di un oggetto, ma della riappropriazione di un frammento di memoria collettiva. Il manoscritto rappresenta un simbolo di continuità storica e di relazioni solidali tra comunità ebraiche che, nel corso dei secoli, hanno saputo preservare la propria identità anche nei momenti più difficili.
L’operazione conferma la dedizione del Comando TPC, nato nel 1969, per la salvaguardia dei beni culturali italiani, comprese le testimonianze archivistiche, spesso trascurate ma di fondamentale importanza per la ricostruzione delle radici storiche delle nostre comunità.
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