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Italia delle Regioni

Italia delle Regioni: la visita di Mattarella e la bufera mediatica di Fedriga

Semplificazione e dialogo protagonisti al Day2 dell'evento. Zaia accoglie Mattarella e sostiene il presidente del Friuli

Fedriga e Zaia (a destra) con Mattarella (a sinistra)

Fedriga e Zaia (a destra) con Mattarella (a sinistra)

Mattinata intensa e nel segno delle istituzioni, quella di ieri a Venezia, dove si è aperta la seconda giornata di lavori del Festival delle Regioni.

Il Presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, ha accolto a Palazzo Ducale il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, ospite d'eccezione del Day2. Mattarella ha sottolineato l'importanza dell'evento, per lui ormai un "appuntamento fisso", come ha ricordato nel suo discorso inaugurale. Il presidente ha messo in luce l'importanza delle riforme in ambito regionale, come ad esempio l'elezione dei presidenti tramite suffragio universale, che ha rivoluzionato la politica locale dopo la sua introduzione nel 1995.

Protagonista della mattinata è stato però il Presidente del Friuli Venezia Giulia e della Conferenza delle Regioni e Province Autonome, Massimiliano Fedriga, sostenuto apertamente da Zaia nelle sue controverse dichiarazioni di ieri. Prendendo parte al discorso inaugurale, Fedriga ha chiarito la sua posizione, spiegando che il suo obiettivo non è quello di creare una rottura con il Governo di Roma, ma di istituire un dibattito costruttivo incentrato sul dialogo: ogni territorio ha le sue peculiarità, tra punti di forza e fragilità, che un organo nazionale non potrà mai comprendere nel suo complesso. Attraverso un confronto costruttivo, invece, si può individuare la soluzione più opportuna per ogni caso specifico. Conferire maggiore autonomia alle Regioni accelererebbe il processo burocratico ed esalterebbe i valori democratici e le qualità di ogni territorio, ha rimarcato in più occasioni Fedriga nel corso della mattinata.

Il Presidente ha poi rimarcato l'importanza di cercare un maggiore equilibrio in materia di "made in Italy", cultura, sport e turismo: una spinta eccessiva porterebbe a gravi situazioni di "over tourism" e perdita identitaria, mentre trascurare queste tematiche non può che impoverire il territorio, tesi abbracciata in toto anche dall'Assessore Regionale all'Agricoltura e al Turismo della Regione Veneto, Federico Caner.

Massimiliano Fedriga ha concluso il suo discorso con un appello forte e chiaro: "Per essere forte, l'Italia ha bisogno di regioni forti. Un regionalismo cooperativo, partecipativo ed europeista è la chiave del successo per il nostro paese".

Nel pomeriggio i riflettori si sono spostati sulla Scuola Grande di San Giovanni Evangelista, dove si è entrati nel vivo delle questioni tecniche con quattro tavoli di lavoro: "Made in Italy", "Cibo, Alimentazione, Salute e Benessere", "Grandi Eventi, Turismo, Cultura e Sport" e infine "Territori e città più sostenibili".

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