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Longarone e Usmate Velate, uniti nel nome della memoria: firmato il Patto d’Amicizia

Un legame nato dal Vajont per non dimenticare e costruire solidarietà oltre il tempo e i confini

Longarone e Usmate Velate, uniti nel nome della memoria: firmato il Patto d’Amicizia

Foto di repertorio

Quando la memoria diventa ponte tra comunità, possono nascere legami destinati a durare. È quanto accaduto domenica pomeriggio a Longarone, dove il comune bellunese ha ufficializzato un Patto d’Amicizia con Usmate Velate, cittadina della provincia di Monza e Brianza, in nome del ricordo del Vajont e della solidarietà che da quella tragedia è fiorita.

La cerimonia ufficiale si è svolta nella sala consiliare del municipio longaronese, alla presenza del sindaco Roberto Padrin, della giunta comunale e della delegazione lombarda guidata dalla sindaca Lisa Mandelli, accompagnata dal gruppo culturale di Usmate Velate. Un incontro intenso e carico di significato, che affonda le radici in un doloroso filo della storia: la tragedia del Vajont del 9 ottobre 1963, che segnò profondamente Longarone e l’intero Paese.

Un legame nato dal dolore, coltivato dalla memoria

A fare da ponte tra le due realtà è stata la famiglia Callegari, originaria del Polesine, costretta a lasciare la propria terra dopo l’alluvione del 1951 e a trasferirsi nel Bellunese. Alcuni membri si stabilirono proprio a Longarone, dove Almerino Callegari trovò lavoro alla diga del Vajont e decise di restare con la moglie Maria Luisa. Entrambi morirono nella tragedia del 1963, insieme ad altri familiari. Il nipote Adriano Callegari, oggi residente a Usmate Velate, ha voluto essere presente alla cerimonia per testimoniare un ricordo che continua a vivere e che ora si è trasformato in un impegno comune per la memoria.

La memoria che unisce e insegna

Il Patto con Usmate Velate si inserisce in un più ampio progetto di gemellaggi e patti d’amicizia che Longarone sta portando avanti, tutti accomunati dal filo rosso della memoria del Vajont. A seguire il percorso, con particolare dedizione, la consigliera Piera Del Vesco, che ha guidato la delegazione lombarda nei luoghi simbolo della tragedia: il cimitero monumentale di Fortogna e la chiesa del Michelucci, monumenti viventi di un dolore collettivo che si è fatto monito.

Giovedì un nuovo Patto con Teramo

L’impegno di Longarone nel coltivare la memoria non si ferma qui: giovedì 22 maggio alle ore 11, nella stessa sala consiliare, verrà firmato un nuovo Patto d’Amicizia con la città di Teramo, a testimonianza di una rete di comuni che scelgono di fare della memoria condivisa un motore di fratellanza civica.

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