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20.05.2025 - 08:27
Foto di repertorio
Una scuola, poi sede di associazioni. Ora, Casa Leonardo in via dei Colli, a Brusegana, si prepara a diventare rifugio temporaneo per famiglie sfrattate o senza contratto. Il Comune di Padova ha deciso di investire 765 mila euro, provenienti dai fondi europei del programma regionale Por-Fesr 2021-2027, per dare nuova vita all’immobile attraverso una riqualificazione energetica totale. Il contributo complessivo sfiora gli 800 mila euro, un passo decisivo nella battaglia contro l’emergenza abitativa.
Da classe G ad A2: l’ex scuola diventa casa
L’edificio verrà completamente rinnovato: sarà dotato di cappotto termico, pannelli fotovoltaici, nuovi infissi e pompe di calore elettriche al posto del vecchio impianto a gas. L’obiettivo è ambizioso: portare l’immobile dalla classe energetica G ad A2.
All’interno, le vecchie aule del primo piano saranno trasformate in cinque mini-alloggi da due-tre posti ciascuno, per un totale di 12 posti letto. Il piano terra sarà invece dedicato agli spazi comuni, come salotto, cucina e lavanderia, secondo il modello del co-housing: privacy nei momenti necessari, ma anche condivisione e comunità.
Una rete cittadina contro l’emergenza abitativa
Casa Leonardo non sarà un caso isolato. Altri due immobili – l’ex scuola di Altichiero e l’ex consultorio di via Salerno – saranno riadattati con la collaborazione di Ater, e si affiancheranno alla Casa Monte Grappa a Montà, già attiva e in grado di ospitare 20 persone in 9 mini-alloggi. Le strutture saranno pensate per un’accoglienza temporanea, con percorsi personalizzati di reinserimento per ogni nucleo familiare.
I numeri parlano chiaro: nel 2023, 133 famiglie hanno chiesto aiuto al Comune, salite a 174 nel 2024. Attualmente, ospitare un nucleo familiare in hotel costa in media 2.100 euro al mese, contro gli 812 euro delle soluzioni in co-housing. Una scelta, dunque, economica e sociale.
Obiettivo 2027: quattro strutture attive in città
Il traguardo è fissato: entro la fine del 2027, Padova vuole attivare quattro centri di accoglienza temporanea. Particolare attenzione sarà riservata a anziani, minori e persone con disabilità, oggi tra i più fragili.
La fine dei lavori a Casa Leonardo è prevista per l’autunno del 2026. Gli spazi continueranno ad avere un respiro comunitario: alcune aree resteranno aperte alle associazioni e al quartiere.
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