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Scienza
20.05.2025 - 13:28
Foto di repertorio
A oltre 4.000 metri di quota, sul ghiacciaio Corbassière del massiccio del Grand Combin, al confine tra Italia e Svizzera, ha preso il via una nuova spedizione scientifica internazionale per raccogliere carote di ghiaccio profonde, contenenti tracce millenarie della storia climatica del nostro pianeta.
La missione, guidata dagli scienziati del Cnr – Istituto di Scienze Polari e dell’Università Ca’ Foscari Venezia, è il primo passo di un ambizioso progetto che mira a preservare la memoria climatica dei ghiacciai alpini prima che venga cancellata irrimediabilmente dal riscaldamento globale.
Il team lavorerà per circa dodici giorni in condizioni estreme, con il supporto di guide alpine, personale sanitario e due ricercatori fissi al campo base di Ollomont, in Valle d’Aosta. L’obiettivo è prelevare due colonne di ghiaccio profonde fino a 80 metri, una delle quali sarà trasferita in Antartide per essere custodita nell’archivio internazionale Ice Memory, un vero “forziere del clima” per gli scienziati del futuro.
Il progetto rientra in un’iniziativa della Fondazione Ca’ Foscari con il supporto di Sea Beyond, programma educativo del Gruppo Prada in collaborazione con l’Unesco, ed è sostenuto anche dal Ministero dell’Università e della Ricerca. È una delle azioni della Ice Memory Foundation, impegnata a prelevare campioni da venti ghiacciai di alta quota a rischio scomparsa.
Già nel 2020 un primo tentativo di carotaggio aveva evidenziato segnali preoccupanti: gli strati superficiali del ghiacciaio erano stati compromessi dalla fusione e dalla percolazione dell’acqua, alterando le tracce chimiche lasciate dal clima del passato. Questo nuovo intervento punta a raggiungere strati più profondi e intatti.
La preparazione alla perforazione ha incluso una fase di analisi radar GPR per mappare la struttura interna del ghiacciaio e identificare il punto ottimale per il carotaggio.
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